Bellinzonese

Comparto Tatti a Bellinzona, botta e risposta sulla qualità

La sezione Centro del Ppd sollecita un impegno oltre alle soluzioni puramente tecniche. Il municipale Gianini conferma: ‘Si lavora in questa direzione’

Ecco come il comparto di via Tatti risulterà a semisvincolo ultimato e via Luini trasformata in via d'accesso per bus
4 agosto 2020
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Sono mesi decisivi per il semisvincolo di Bellinzona previsto sul ponte di via Tatti che allaccerà l’A2 alla Città con entrata e uscita da e per sud. Dopo la decina di opposizioni inoltrate un anno fa contro alcuni aspetti puntuali dell’opera da 65 milioni, la procedura prosegue e in attesa del via libera della Confederazione, che potrebbe giungere ancora entro la fine di quest’anno, raccoglie attualmente una presa di posizione della sezione Ppd quartiere Bellinzona Città. Il cui comitato rimarca la necessità di garantire un’elevata qualità urbanistica alla futura via Tatti, destinata a diventare il nuovo asse viario d’accesso alla Turrita, analogamente a quanto previsto per la riqualifica della strada cantonale che attraversa gli abitati di Sementina e Monte Carasso. Il timore della sottosezione Ppd è che altrettanta attenzione non sia riservata alla futura nuova porta principale d'entrata della capitale: “Crediamo molto importante – si legge nel comunicato – che la nuova strada abbia, oltre l'attenzione dal punto di vista tecnico, un’attenzione dal profilo urbanistico anche senza estendere l'attuale zona edificabile definita dal Piano regolatore. Saremmo profondamente dispiaciuti se il nuovo asse non potesse godere della sensibilità espressa dal municipale Simone Gianini (ndr: intervistato di recente dal CdT sul tema dell’asse Sementina-Monte Carasso) verso l'arredo urbano. Un arredo attento alle illuminazioni, alle necessarie alberature, alle esigenze della mobilità lenta, al benessere dei residenti, alle necessità di chi lascia la Città dopo il lavoro e di accoglienza per chi vi entra”. Vengono perciò caldeggiate “attenzione e lungimiranza” affinché “la buona volontà degli attori - in particolare la Città - possa dare al nuovo asse di penetrazione il decoro che la cittadinanza si aspetta”.

Aumentare sicurezza e qualità di vita

Interpellato dalla ‘Regione’, il municipale capodicastero Territorio e mobilità assicura dal canto suo l’impegno del Municipio, anche nei confronti delle autorità preposte, «affinché sia garantita la qualità nell’intero comparto di via Tatti». Ma non solo. La riorganizzazione e riqualificazione («nel senso di aumentarne sicurezza e qualità di vita») degli assi urbani principali d'accesso alla Città, così come previste dal Programma d’agglomerato, «saranno proprio uno dei capisaldi dalla pianificazione territoriale in preparazione del nuovo Comune di Bellinzona», spiega Simone Gianini: «Mi riferisco per esempio alla via San Gottardo che parte da Arbedo e all’asse Camorino-Giubiasco. Sono intanto in stato avanzato di progettazione gli interventi di riqualifica previsti nel tratto Sementina-Monte Carasso e sulla via Busciurina che dalla rotonda di Camorino sale verso il paese».

Le novità previste

Tornando alle sollecitazioni del Ppd relative a via Tatti, Gianini ricorda che il progetto di semisvincolo «include in sé proprio importanti interventi di miglioria e messa in sicurezza del trasporto pubblico e del traffico lento». Se talune opere collaterali sono già state realizzate, «altre andranno a innestarsi completando l’offerta. Penso in particolare alle due nuove piste ciclabili che partendo dal nuovo posteggio di attestamento costeggeranno su ambo i lati il piede del terrapieno di via Tatti per allacciarsi alla via Chicherio che a sua volta passa sotto il viadotto collegando le Semine alla Murata. Da qui – poiché non sarà più possibile farlo sul viadotto a causa dell’uscita-entrata autostradale – a piedi e in bicicletta si potranno raggiungere Monte Carasso e Carasso attraverso le rispettive passerelle, migliorando sensibilmente anche la situazione attuale». Mentre la passerella fra le Semine e Monte Carasso è realtà già dal 2011, quella della Torretta verrà realizzata insieme al semisvincolo (inizio cantiere forse nel 2021). Sempre a Carasso è inoltre previsto il collegamento ciclabile verso nord. Anche l’attuale passaggio pedonale di via Tatti – ricorda ancora Simone Gianini – sarà migliorato
con tanto di impianto semaforico e spazio dedicato ai ciclisti. Questo mentre i bus del trasporto pubblico entreranno in città da via Luini in corrispondenza del posteggio di attestamento, con fermata dedicata non più su via Tatti, ma direttamente di fronte al parcheggio. Nel frattempo il Municipio ha avviato l’iter progettuale per la ristrutturazione e riqualifica della passerella pedonale fra il posteggio Arti e mestieri e la sede dello Ias, con un percorso pedonale da prolungare idealmente sino a via Ghiringhelli.

'Immagino un'ampia zona di svago'

Questione urbanistica-territoriale: gli spazi rimasti edificabili ai lati di via Tatti, ossia davanti al Business Center e sul fronte opposto oltre la fascia che il Tribunale federale, respingendo la pianificazione a suo tempo condivisa da Città e Cantone, ha sancito essere inedificabile, «dovranno essere consolidati e regolamentati – annota il municipale – per ottenere una situazione urbanistica consona alla nuova porta d’entrata. E dovrà essere pianificata anche la parte che il Tribunale federale ha purtroppo sancito come non edificabile. Con quali contenuti? Nei limiti ristretti di quanto il Tf e la legislazione attuale hanno lasciato, personalmente potrei ad esempio immaginare un’ampia zona di svago attrezzata che collegherebbe il centro città con la golena, e meglio con la prima parte di parco fluviale attualmente in fase di costruzione lungo il fiume Ticino in zona Torretta che entrerebbe così idealmente proprio sino in centro».

Posteggio d'attestamento, ipotesi interramento

Sempre mirando alla qualità del futuro comparto Tatti, Simone Gianini rivela che Città e Cantone (proprietario del sedime) stanno valutando l’ipotesi di interrare il posteggio di attestamento che aggiornerà il vetusto parcheggio situato fra via Tatti e il Centro arti e mestieri, «ricavando così ulteriore spazio di qualità paesaggistica a fruizione pubblica, considerato che il Cantone per l’edificazione di eventuali nuovi edifici di sua competenza si sta comprensibilmente orientando alla proprietà che acquisirà nel comparto delle Officine Ffs, ben collegato alla stazione». Si tratta di indirizzi e visioni – annota Gianini – per un comparto, quello di via Tatti, senz’altro di grande importanza e delicatezza anche per la Bellinzona del futuro e che, proprio per questo, sarà inserito quale zona da consolidare nel Programma d’azione comunale attualmente in fase di ultimazione, con presentazione agendata a settembre.

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