Bellinzonese

Al San Giovanni una tecnologia innovativa contro il tumore al colon

Prima svizzera a Bellinzona: il nuovo strumento permette di individuare anche polipi che potrebbero sfuggire durante i normali esami

Ti-Press
16 luglio 2020
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Un nuovo sistema per individuare i polipi durante la colonscopia e basato sull’Intelligenza artificiale è appena stato introdotto in maniera stabile – si tratta di una prima in Svizzera – all’ospedale San Giovanni di Bellinzona. Lo comunica l'Ente ospedaliero cantonale (Eoc) spiegando che all’apparecchiatura con cui il gastroenterologo effettua la colonscopia si aggiunge ora questo sistema di analisi dell’immagine nel quale sono stati integrati miliardi di dati sulla forma, il colore e le dimensioni di polipi del colon.

Grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale, il sistema è in grado di riconoscere istantaneamente immagini che potrebbero corrispondere a dei polipi, ma che potrebbero sfuggire allo specialista. Così, i due occhi del gastroenterologo sono completati in tempo reale con le migliaia di occhi del sistema informatico, migliorando l’accuratezza e l’efficacia nell’individuazione.

Si tratta di uno strumento particolarmente utile considerando che, come sottolinea l'Eoc, il tumore colorettale è la seconda causa di morte per cancro e il 90% di questi tumori possono essere trattati se diagnosticati precocemente. Di qui l’importanza della colonscopia, esame che, con il ricorso all’intelligenza artificiale può ora rivelarsi ancor più efficace nella lotta contro questo tipo di tumori.

In futuro per tutti i pazienti

La nuova strumentazione, che ha richiesto una formazione specifica del gastroenterologo, è oggi utilizzata per pazienti che si sottopongono al depistaggio (screening) del carcinoma colorettale nell’ambito di uno studio clinico che durerà alcuni mesi. In futuro potrà però essere impiegata per tutte le persone che si annunciano per una normale colonscopia. L'Eoc stima che potranno essere effettuati dai 10 ai 15 esami alla settimana. Il sistema è in prova in due altri centri ospedalieri universitari svizzeri, ma quella di Bellinzona è la prima struttura sanitaria ad averlo a disposizione in maniera stabile.

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