Bellinzonese

Colonie estive: l'Mps chiede lumi al Municipio di Bellinzona

In un'interpellanza viene proposto un sostegno finanziario per le famiglie che vi fanno capo. Ma anche la creazione di un servizio comunale gratuito

Ti-Press
2 giugno 2020
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Arriva l'estate e, grazie all'ok dato settimana scorsa dal Consiglio federale, anche la possibilità di organizzare colonie estive. Ma com'è la situazione a Bellinzona? Lo chiedono le consigliere comunali dell'Mps, Angelica Lepori e Monica Soldini, in un'interpellanza inoltrata al Municipio. "Il problema delle colonie estive risale a ben prima della crisi dovuta al coronavirus, anche in questo caso il virus ha accelerato e accentuato alcune contraddizioni già presenti nel sistema e nell’organizzazione delle colonie", rilevano Lepori e Soldini riferendosi in particolare all’assenza di un’offerta comunale.

Le famiglie, sottolineano, sono infatti confrontate da una parte con il ridimensionamento dell'offerta (alcune sono già state annullate, altre hanno ridotto il numero di iscritti e pure i corsi di nuoto sono stati annullati), e dall'altra dal costo oneroso a loro carico. All'Esecutivo di Bellinzona viene chiesto un elenco delle offerte disponibili per le famiglie, precisando il numero di posti a disposizione e il costo. Le esponenti dell'Mps auspicano che la Città lanci un sondaggio per capire i bisogni di accudimento nel periodo estivo ma anche che preveda un sostegno finanziario per le famiglie che dovranno ricorrere a centri e associazioni private. Un'altra idea avanzata nel testo è l'istituzione alle scuole comunali di un servizio gratuito di accoglienza e accudimento dei bambini gestito dal Comune e, a medio termine, di un sistema di colonie e centri di accoglienza comunali dislocati su tutto il territorio di Bellinzona.

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