Bellinzonese

Appello ai proprietari di rustici per avere meno letti freddi

Juri Clericetti (Otr-Bat): 'Mettete a disposizione dei turisti le residenze secondarie, anche per poter avere un aiuto nel coprire i costi'

Il direttore dell'Otr-Bat Juri Clericetti (Ti-Press)
2 giugno 2020
|

Il dato positivo pubblicato settimana scorsa sulla gestione del Castelli di Bellinzona nel 2019 (utile di circa 150mila franchi) ha rasserenato un po’ il cielo sul Bellinzonese e valli, dopo che la stagione turistica primaverile è stata oscurata dalle nubi della pandemia. Ma cosa dobbiamo aspettarci dall’estate? Lo abbiamo chiesto a Juri Clericetti, direttore dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat). “Indipendentemente dall’apertura delle frontiere con l’Italia è probabile che molti svizzeri decidano comunque di rimanere in patria per le vacanze estive, un po’ per la paura di dover cambiare programma all’ultimo minuto ma anche per la facilità di tornare a casa in caso di imprevisti”, sottolinea.

L’obiettivo sarà quindi il mercato interno, e a tal proposito Clericetti aggiunge che a differenza di regioni finora focalizzate sui turisti provenienti dall’estero (come ad esempio Zurigo o Lucerna), alle nostre latitudini già prima i confederati rappresentavano la fetta più grande dei pernottamenti. “Un altro grosso vantaggio - spiega riferendosi in particolare al Bellinzonese e all’Alto Ticino - è che abbiamo due ingredienti importanti: la natura ma anche la disponibilità di tanto spazio”. Difficile fare stime, ma il nostro interlocutore ipotizza un 50-60% di occupazione negli alberghi per l'estate, in linea cioè con gli scorsi anni. Per quanto riguarda l'autunno molto dipenderà invece dalla possibilità di poter organizzare le principali manifestazioni previste sul territorio che invece nei prossimi mesi sono perlopiù azzerate.

Solo 300 residenze messe a disposizione su 6'000

E se nell’estate 2020 sarà fondamentale cercare luoghi non troppo affollati, un altro aspetto importante da tenere presente è la disponibilità di alloggio. Come spiega Clericetti, il desiderio di pernottare in una modalità più intima e con meno contatti sociali rispetto all’albergo viene confermato dai dati sulle prenotazioni di Interhome e E-Domizil, agenzie di affitto di case e appartamenti secondari, che segnano un +200% rispetto alla fase precedente il coronavirus. A fronte di una domanda in grande ascesa vi è però un riscontro limitato sul territorio. Su 6’000 tra rustici e residenze secondarie, il direttore dell’Otr-Bat ne stima circa 300 affittabili per vacanze. “È un peccato che tanti proprietari non mettano a disposizione la loro proprietà per i turisti. Si tratta di un modo per recuperare una parte dei costi generati da questi immobili ma anche per sostenere l’economia regionale grazie alla tassa sul turismo e alle sue ricadute sul territorio”, sottolinea Clericetti. Il suo appello e auspicio è che visto il momento eccezionale in molti decidano di puntare su questo mercato. E in effetti qualcosa si sta già muovendo in questa direzione, aggiunge.

Tassa che assieme al cosiddetto “forfait letti” viene riscossa dall’Otr per finanziare alcune sue attività come il marketing e il sostegno di attività ma anche la cura dei sentieri. È proprio sull'outdoor (escursionismo e Mtb) che questa regione del Ticino punterà infatti nei prossimi mesi. Tra le offerte concrete previste sul territorio la possibilità di usufruire degli impianti di risalita al Nara durante i fine settimana di luglio e agosto. E rimanendo in tema di risalite tra le novità citiamo ad esempio alcuni pacchetti estivi nella regione della Leventina, che comprendono risalita e pasto.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE