Bellinzonese

Più soldi per salvare l'atelier Titta Ratti di Malvaglia

Fondazione in difficoltà: il Municipio di Serravalle propone di erogare maggiori contributi

7 marzo 2020
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Se l’offerta culturale è ricca e apprezzata, meno rosea appare la situazione della Fondazione Elisa e Titta Ratti dal punto di vista finanziario. È quanto emerge dal messaggio municipale licenziato dall’esecutivo di Serravalle, che chiede al Consiglio comunale di approvare alcune modifiche della convenzione sottoscritta nel 2009 fra Comune e Fondazione. Ciò, scrive il Municipio, al fine di assicurare la permanenza a Malvaglia dell’Atelier Titta Ratti. La Fondazione ha chiuso gli ultimi anni con perdite annue superiori ai 20mila franchi, malgrado gli oltre 140mila incassati negli ultimi anni dalla Fondazione e la parziale rinuncia da parte del Comune (proprietario dello stabile in zona Chiesa che fino al 1993 ha ospitato l’asilo comunale) di incassare l’affitto annuo di 6’000 franchi. Le difficoltà, spiega il Municipio, sono da ricondurre ai contributi provenienti da privati ed enti pubblici – ipotizzati al momento della firma della convenzione – lentamente venuti meno nel corso degli anni. “Preso atto di questa situazione e consapevole dell’importante ruolo assunto dall’Atelier Titta Ratti – si legge nel messaggio – il Municipio propone di modificare i termini della convenzione”. Gli elementi essenziali della modifica riguardano la definitiva rinuncia del Comune a incassare l’affitto annuale, il riconoscimento a favore della Fondazione (che nel 2019 ha dovuto persino rinunciare all’impiego della curatrice dell’atelier) di un importo annuo di almeno 10mila franchi per la gestione e la manutenzione delle opere di Titta Ratti e il riconoscimento di un importo annuo per la gestione corrente delle attività, cifra che dovrà essere determinata di anno in anno in base al regolamento d’uso e all’attività proposta. All’ordine del giorno della seduta di lunedì 30 marzo del Consiglio comunale vi è inoltre il consuntivo 2019: il leggero avanzo indicato in sede di preventivo (35mila franchi) trova conferma in modo maggiore attestandosi a poco più di 232mila franchi. Un risultato frutto del mantenimento delle spese correnti e delle maggiori entrate (in particolare quelle legate alle imposte comunali). Nella prossima seduta il legislativo dovrà pure decidere se approvare le due convenzioni fra i Comuni di Acquarossa, Blenio e Serravalle riguardanti l’istituzione di un servizio sociale per il distretto e il finanziamento dei costi di gestione di un asilo nido per tutta la valle (vedi ‘laRegione’ del 22 luglio 2019).

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