Bellinzonese

Trasporto pubblico del Bellinzonese verso altri potenziamenti

Nei suoi primi 5 anni d'esercizio il Tpb ha trasportato l'80% in più di passeggeri. Ecco dove il servizio migliorerà ulteriormente

Utenza in crescita costante (Ti-Press)
29 gennaio 2020
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Con un aumento del numero di passeggeri trasportati di quasi l’80% rispetto all’anno precedente alla sua introduzione nel 2014, i primi 5 anni di esercizio del Trasporto pubblico del Bellinzonese (Tpb) “si chiudono positivamente”. A partire dal prossimo 13 dicembre sono previsti ulteriori potenziamenti delle frequenze e un servizio ancor più confortevole e capillare. Inoltre per il futuro si intende dotare la rete di bus elettrici. Il bilancio è stato presentato oggi in conferenza stampa dal presidente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese (CRTB), Simone Gianini, dal Direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità del Dipartimento del territorio (DT), Martino Colombo, e dal responsabile vendita settore sud di AutoPostale SA, Alex Malinverno. Sono stati 2'671'718 i passeggeri trasportati nel 2019, cifra che corrisponde a quasi l’80% in più di quelli trasportati nel 2014. L’aumento costante dell’utilizzo dei bus urbani è evidenziato anche dai chilometri totali percorsi dai passeggeri, passati dai 3'010'145 del 2014 ai 6'997'001 del 2019 (+132%). Particolarmente apprezzato, con un aumento di oltre il 150% di passeggeri trasportati negli ultimi 4 anni (da 2'762 nel 2015 a 7'081 nel 2019), è stato anche il bus notturno Bellinzona (BNB) che il venerdì e sabato notte effettua un servizio circolare a sud e a nord della città tra la mezzanotte e le 2.30 del mattino.

Cosa cambia e dove

Inaugurato il 12 dicembre 2014, il tpb conta oggi in servizio 25 conducenti e 23 veicoli (di cui oltre un terzo a propulsione ibrida), che nel 2019 hanno percorso 1,05 milioni di chilometri. Con il prossimo cambio d’orario del 13 dicembre 2020, in concomitanza con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri e il conseguente aumento dell’offerta ferroviaria, l’esercizio verrà ulteriormente potenziato con maggiori frequenze delle linee urbane, in particolare la sera e il weekend, e con l’introduzione di un servizio sempre più capillare. Questo comporterà un maggior onere a carico del Cantone e dei Comuni del comprensorio che si accollano il 70% del finanziamento complessivo (il 30% viene coperto con la vendita di biglietti e abbonamenti); per la Città si prevede dal 2021 una spesa accresciuta rispetto a oggi di circa 2 milioni l'anno. «Un maggiore impegno sulla cui necessità non abbiamo avuti dubbi», sottolinea Gianini confermando l'intenzione municipale di riservare «le risorse necessarie al costante miglioramento del Tpb».

Linea per linea

Verrà dunque confermata e potenziata la linea urbana al servizio del centro paese di Claro (le corse passeranno dalle 5 giornaliere a 11 con interscambio a Castione, coprendo l’intero arco della giornata e anche il weekend), verrà potenziata con una cadenza semioraria dalle 6 alle 24 la linea regionale 311 Locarno-(Gudo)-Bellinzona che otterrà anche quattro veicoli supplementari di cui tre articolati per far fronte specialmente all'attuale carenza registrata il mattino presto in direzione di Bellinzona (anche Fart, che serve la medesima linea, potenzierà la propria dotazione di mezzi); inoltre verrà servito con bus di dimensioni maggiori e frequenze ulteriormente potenziate il comparto Gerretta-Pratocarasso a Bellinzona e rafforzata la linea regionale 212 della Valle Morobbia con una cadenza semi-oraria nelle ore di punta del mattino e della sera e corse più frequenti anche durante il fine-settimana. Le zone collinari di Camorino (Vigana) e S. Antonino (Paiardi), oggi scoperte, verranno servite da una nuova linea regionale con cadenza oraria durante tutto l’arco della giornata con capolinea e coincidenza a S. Antonino con la rete TILO e a Giubiasco con la rete bus e quella ferroviaria. A Cadenazzo, la linea regionale 329 in provenienza da Dirinella verrà prolungata fino a S. Antonino, passando dal centro paese di Cadenazzo, oggi scoperto, con cadenza semi-oraria tra la stazione FFS e i centri commerciali, mentre la linea 231 Cadenazzo-Robasacco verrà estesa (con più corse) anche al di fuori del periodo scolastico.

Due nuovi nodi intermodali

Forte del terminale bus di Arbedo-Castione (inaugurato nel 2017) e di quello appena realizzato presso la stazione FFS di Bellinzona, la rete di trasporto pubblico del Bellinzonese potrà contare nei prossimi anni anche su un nuovo nodo intermodale presso la stazione FFS di S. Antonino, oggi in via di realizzazione, e su quello in fase di progettazione alla stazione FFS di Giubiasco. Anche le fermate della rete urbana sono state in questi ultimi anni in molti casi rinnovate con nuove pensiline e le principali adattate con marciapiede rialzato conformemente alla Legge federale sui disabili, così com’è previsto che lo siano altre ancora nel prossimo periodo.

Addio carburanti

Guardando al futuro ulteriore, grazie alla collaborazione instaurata tra AutoPostale SA e l’Azienda elettrica ticinese (AET), nel Bellinzonese con il coinvolgimento dell’Azienda multiservizi Bellinzona (AMB), è in corso uno studio di fattibilità per dotare una prima linea del Tpb di bus elettrici. L’auspicio, dopo essere stato pioniere in Ticino e roccaforte di AutoPostale in Svizzera per l'introduzione dei bus ibridi nel 2014, è che nel medio termine il trasporto pubblico del Bellinzonese possa dotarsi in modo generalizzato di bus elettrici per abbattere ulteriormente le emissioni di CO2.

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