BELLINZONA

Tom, il gatto che anima la casa anziani Greina

L’animale è stato consegnato nelle scorse settimane dalla Spab. E ha anche imparato a usare le porte automatiche per entrare e uscire liberamente...

19 agosto 2019
|

Nella casa anziani Greina di Bellinzona c’è un ospite speciale. Il suo nome è Tom ed è un gatto bianco e nero di due anni che dalle scorse settimane vive nella struttura. Durante la ‘cerimonia di consegna’ il presidente della Società protezione animali di Bellinzona (Spab) Emanuele Besomi ha affidato nelle mani di Andrea Bordoli, direttore della casa anziani Greina, l’affettuoso micione. È infatti alla Spab che il direttore della casa anziani si è rivolto a inizio estate, chiedendo se vi fosse disponibilità di un gatto adatto ad animare la struttura. «È una presenza apprezzata – ci dice Bordoli – gli ospiti tengono molto a lui». Il gatto si è abituato bene alla sua nuova casa e gira liberamente nei diversi piani della struttura, talvolta andando a ‘salutare’ alcuni ospiti nelle camere. L’animale, spiega il direttore, aiuta a creare una dimensione famigliare, a far sentire i residenti un po’ più a casa. Per alcuni ospiti che per problemi cognitivi non riescono a immagazzinare nuovi ricordi, il gatto è una sorpresa ogni giorno. È un attimo di felicità che viene loro regalato ogni volta che scorgono l’ospite peloso aggirarsi per la casa. «Molti hanno avuto animali domestici e quindi fa loro particolarmente piacere», spiega. Inoltre, per alcuni funge anche da stimolo per raccontare qualcosa del proprio animale da compagnia. E non da ultimo, anche al personale che lavora alla Greina la presenza di Tom è molto gradita. Il gatto fa dentro e fuori dalla struttura autonomamente, ha imparato a utilizzare le porte automatiche, anche se nei primi giorni ne era terrorizzato e nel tentativo di superarle era rimasto incastrato. Ora si piazza davanti ai sensori ed entra ed esce quando vuole. Prima di Tom c’era un altro gatto, Silver, che apparteneva a una donna che abitava vicino alla struttura. Quando è mancata il gatto si è intrufolato nella struttura, dove è stato ‘adottato’ e dove è rimasto diversi anni prima di morire di vecchiaia.

Attività con gli asini e musicoterapia

In una casa anziani ci sono molte attività d’animazione o terapie non farmacologiche che arrecano beneficio agli ospiti. Una di queste è la musicoterapia, nella struttura ci sono due incontri a settimana, concerti e altri momenti di attività con musica. «La musica funziona, il riscontro è molto positivo, fa bene sia somministrata in maniera terapeutica che come animazione, ci sono anche degli studi che lo provano», rileva Bordoli. Altra iniziativa molto apprezzata è l’attività assistita con gli asini. Due volte a settimana, dalla primavera all’autunno, un gruppo di persone (spesso affette da demenza senile) va a visitare gli asini in apposite strutture. Li spazzolano, li accudiscono e trascorrono del tempo con gli animali. «È un’attività che piace, sono sempre molto contenti, anche se per alcuni si tratta solo di un ‘attimo’ perché al rientro non si ricordano già più dell’esperienza fatta, ma almeno è un momento felice», rileva Bordoli. L’obiettivo, spiega il direttore della struttura, è di fornire degli stimoli, ogni ospite è comunque libero di decidere se partecipare o meno alle attività. Con successo viene portata avanti anche la ‘Doll therapy’, ovvero la terapia per mezzo di speciali bambole – che ricordano dei veri e propri neonati – che gli anziani possono accudire. «Sono terapie non farmacologiche su cui sta puntando molto anche il Cantone e che portiamo avanti con piacere anche nella nostra struttura perché il riscontro è positivo».

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE