Bellinzonese

La protesta contro il bunker: 'Nessuno deve vivere sottoterra'

Muniti di striscioni, una decina di manifestanti si è insediata di fronte al palazzo amministrativo invocando la chiusura del centro richiedenti l'asilo di Camorino

Ti-Press/F.Agosta
2 luglio 2019
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Muniti di striscioni, volantini e magafono, una decina di manifestanti si è insediata verso le 13 di fronte all’entrata del palazzo amministrativo a Bellinzona, sede degli uffici del Dipartimento della sanità e della socialità, per chiedere la chiusura del centro per richiedenti l’asilo di Camorino. “Siamo qui è protesteremo fintanto che il bunker sarà vuoto: nessuno deve vivere sottoterra”, echeggiava la voce di un megafono in piazza Governo mentre i funzionari cantonali rientravano in ufficio dopo la pausa pranzo.

Il presidio - promosso dal Collettivo R-esistiamo, che già nel mese di novembre aveva manifestato a Bellinzona per invocare la chiusura del bunker finito agli onori della cronaca la scorsa estate a causa di condizioni d’igiene precarie e del caldo torrido - durerà tutto il pomeriggio e ha luogo una settimana dopo la decisione del Dss di trasferire in altri centri circa 20 migranti ospiti della struttura di Camorino, dove attualmente sono ancora collocati otto richiedenti l'asilo.

 

Nei giorni precedenti alla decisione di trasferimento, i migranti avevano iniziato uno sciopero della fame per contestare la misura, adottata dal Dss, di chiudere il bunker durante le ore diurne per consentire il rinfrescamento dei locali col sistema di aerazione. Nemmeno accolta positivamente è stata l’alternativa, offerta loro da Dss e Dipartimento istituzioni, di usufruire del locale esterno dove vengono svolte solitamente attività d’integrazione e dov’è prevista l’attivazione del wifi (presente nel bunker), l’unico mezzo per tenere i contatti con familiari e conoscenti. L’atteggiamento delle autorità è stato criticato da più parti. Pure Mps e Verdi hanno chiesto al governo di implementare soluzioni d’accoglienza più dignitose nel rispetto dei diritti umani. 

 

 

 

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