Bellinzonese

Tre Valli, il Sopraceneri 'a soccorso'

Estesa a tutti i fuochi a nord del Ceneri la petizione popolare a sostegno del rilancio industriale in Bassa Leventina

La zona industriale di Bodio
(Ti-Press)
10 aprile 2019
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In questi giorni la popolazione del Sopraceneri trova nelle bucalettere la petizione popolare a sostegno della zona industriale della Bassa Leventina, di quelle dismesse, dei collegamenti ferroviari verso l’Alto Ticino e del settore agricolo ticinese.

Un invio a tutti i fuochi che mira a sensibilizzare la gente sull’importanza di pianificare un rilancio economico sostenibile delle regioni che in passato hanno dato molto dal profilo ambientale, ma che da troppi anni ormai si ritrovano a fare i conti con capannoni semiabbandonati e fatiscenti, mentre altrove avanza l’occupazione di terreno vergine, non si rado agricolo. Lanciata a metà febbraio sulle ceneri dell’opzione Bodio-Giornico per la nuova Officina Ffs e del referendum non lanciato contro lo stanziamento cantonale di 100 milioni a favore dello stabilimento previsto a Castione, la petizione che sarà consegnata nel mese di maggio alle autorità federali, cantonali e alle Ffs non ha finora riscosso il successo immaginato dai promotori.

Perciò – spiega Emilio Cristina a nome dei quattro Comuni della Bassa Leventina, di Biasca, Riviera e dell’Unione contadini – l’auspicio è che l’appello esteso al Sopraceneri riesca a ottenere la giusta considerazione e risposta. Un primo passo, ricordiamo, lo ha intrapreso il consigliere di Stato Christian Vitta quando a fine marzo ha convocato le parti (Comuni, Commissione regionale dei trasporti ed Ente regionale per lo sviluppo) per sancire l’istituzione di un gruppo di lavoro incaricato di eseguire una prima analisi della situazione attuale dell’area dell’ex Monteforno e della Bassa Leventina, al fine di individuare proposte concrete per rilancio delle Tre Valli e delle zone industriali dismesse.

Ancora nel mese di aprile è previsto un nuovo incontro con l’intera compagine governativa, di cui fa parte il neo eletto Raffaele De Rosa che nella veste di sindaco di Riviera e direttore dell’Ente regionale sviluppo ha sin qui sostenuto sia l’opzione Bodio-Giornico per le nuove officine, sia la petizione popolare. L’appello, ricordiamo, va firmato e ritornato via posta entro il 30 aprile. Alle autorità federali viene chiesto di anticipare i tempi previsti dalla politica (dopo il 2035) stanziando i crediti necessari a completare il tracciato di AlpTransit fra Pollegio e Bellinzona. Alle Ffs viene chiesto di non far più transitare i treni merci attraverso Biasca, se non per quanto strettamente necessario, e di garantire un traffico passeggeri che risponda alle attese della popolazione delle Tre Valli. Infine al CdS la petizione chiede anche di sviluppare l’opzione Biasca quale stazione terminale del traffico ferroviario regionale e di concretizzare la fermata di Osogna-Cresciano chiusa da tempo.

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