Bellinzonese

Claro, più di 1'500 firme per salvare l'ufficio postale

La petizione, promossa da tre consiglieri comunali insieme alll'associazione Claro Viva, vuole contrastare l'intenzione del gigante giallo di trasformare l'attuale ufficio in una 'filiale con partenariato'

Ti-Press
28 marzo 2019
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Sono più di 1'500 le persone che hanno sottoscritto la petizione promossa da alcuni consiglieri comunali di Claro (Luigi Calanca, Roberto Keller, Bixio Gianini e Giulio Deraita) in collaborazione con l'associazione Claro Viva per contrastare l'intenzione della Posta di trasformare l'attuale ufficio in una 'filiale con partenariato'. 

Di seguito il testo diramato dall'associazione. “La Posta ha l’intenzione di chiudere, fra molti altri in Ticino, anche l’ufficio postale di Claro, diventato ormai quartiere della Nuova Bellinzona: un quartiere di periferia, che sta vivendo un importante incremento della popolazione superando a oggi i 3'000 abitanti. Dopo che, al 13 febbraio scorso, La Posta ha informato ufficialmente la popolazione sull’intenzione a breve di trasformare l’ufficio postale di Claro in agenzia postale, alcuni consiglieri comunali di Claro (Luigi Calanca, Roberto Keller, Bixio Gianini e Giulio Deraita) si sono fatti promotori, in collaborazione con l’Associazione di quartiere Claro Viva, di una petizione verso il Municipio di Bellinzona, contro la chiusura della posta di Claro. In meno di un mese si sono raccolte più di 1500 firme e si spera che, negli ultimi giorni fino a domenica 31 marzo, i soci di Claro Viva possano dare il loro contributo per superare le 2000 firme”. 

La consegna della petizione avverrà presso il Municipio di Bellinzona, martedì 2 aprile alle 11.

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