Consegnate presso la Cancelleria dello Stato le 97 firme dei medici che hanno sottoscritto l'appello del collettivo R-esistiamo per denunciare le problematiche del rifugio di Camorino
Sono 97 i medici attivi in Ticino che hanno sottoscritto l’appello lanciato dal collettivo R-esistiamo per denunciare la condizioni in cui vivono i richiedenti l’asilo presso il rifugio cantonale di Camorino. Questa mattina una decina di membri del collettivo – già organizzatore del presidio in piazza Governo dello scorso novembre – ha infatti consegnato nelle mani del cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri le firme dei professionisti che denunciano le problematiche all’interno del bunker finito sotto i riflettori per il caso Argo 1 e per la situazione di carenza di igiene, sovraffollamento dei dormitori, temperature soffocanti e cibo scaduto venuta alla luce durante lo scorso mese di agosto.
Una situazione confermata dai medici, che ribadiscono il “diritto di ogni essere umano a un trattamento rispettoso e dignitoso”. I 97 professionisti segnalano alloggi senza finestre, servizi igienici in pessime condizioni, temperature fredde d’inverno e molto elevate d’estate. Nella lettera consegnata alla Cancelleria dello Stato, si denuncia inoltre una “vita sociale limitata”, con “misure disciplinari paragonabili a regimi di detenzione, controlli e perquisizioni corporali, minacce e sanzioni, abusi di potere e ricatti”.
Da ultimo si punta il dito contro i “problemi di salute non presi sul serio e/o trascurati” e sull’insufficiente presenza di personale infermieristico sul posto.
Per queste ragioni l’appello invoca la chiusura di tutti i bunker adibiti a centri d’accoglienza, il trasferimento immediato dei migranti in alloggi dignitosi e non sotto terra, l’accesso tempestivo alle cure mediche e infermieristiche, lo stop al test osseo per definire l’età dei giovani richiedenti e lo stop alla rottura del segreto medico.
Va ricordato che il Cantone ha recentemente avviato un progetto per creare a Camorino un nuovo centro polivalente in sostituzione del bunker attuale, ma che non sarà pronto prima del 2021.