Bellinzona

Diverbio in viale Stazione fra Lega/Udc e socialisti

Tema di contesa, la posa delle bancarelle elettorali durante il mercato del sabato. Chiamati in causa i servizi della Città e la Polcom

17 marzo 2019
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Botta e risposta – dal vivo, sui media e social – fra Lega e Ps. Tema del contendere? Il posto al sole durante il mercato del sabato a Bellinzona frequentato settimanalmente da migliaia di persone. Un posto al sole desiderato da politici e da tutti coloro che di volta in volta raccolgono firme per le cause più disparate. Da anni il luogo loro riservato sul viale, previa richiesta formale, è quello situato all'incrocio con vicolo Torre. E se le bancarelle politiche – com'è stato il caso di ieri in vista delle elezioni cantonali del 7 aprile – sono più d'una... apriti cielo. Sul 'Mattino' di oggi la Lega insorge sostenendo che solo a loro è stato imposto di chiedere l'autorizzazione alla Polizia comunale “senza la garanzia di uno spazio riservato ma con l'obbligo di occupare una determinata porzione di marciapiede”. Per contro i rappresentanti socialisti, prosegue il 'Mattino', “si sono presentati con calma sul viale e si sono piazzati a propria discrezione, a quanto pare, senza aver neppure fatto richiesta in polizia!”. L'attacco è frontale: “Dopo aver concesso tre giorni e tre notti di accampamento in piazza Governo (ndr: al collettivo R-esistiamo che ha protestato lo scorso novembre contro le modalità di stazionamento dei migranti nei rifugi della Pci) i compagni del sindaco Branda perseverano nel fare quello che più gli aggrada. Le regole valgono evidentemente soltanto per gli altri!”. Ce n'è anche per Anita Banfi, consigliera comunale Plr, candidata al Gran Consiglio e moglie di Carlo, responsabile del mercato in seno alla Società commerciati cittadina. Secondo la Lega “detta legge al mercato più del Municipio e della Polizia comunale. Forse è giunto il momento di ridimensionarne il ruolo, altro che comportarsi come se fosse proprietaria del mercato!”.

La replica del Ps

Via social il Ps smorza i toni: “Lo spazio è poco, la voglia di visibilità tanta e, come in tutte le situazioni, chi prima arriva meglio alloggia. Leghisti e Udc da una parte del viale, noi proprio di fronte. Peccato che alla Lega non va: sono posizionati benissimo ma non vogliono nessuno di fronte. E allora chiamano la polizia”. Arrivano due agenti che parlano con tutti. Idem il capo dei servizi generali (uella!) “che fa notare loro l'ovvio”, scrive il Ps: “Lo spazio è poco, le elezioni sono ogni quattro anni, litigare è assurdo, mettetevi d'accordo e fate a rotazione. Semplice vero? Per tutti, ma non per Lega e Udc”. Interpellato dalla 'Regione', il comandante della Polcom Ivano Beltraminelli spiega che agli agenti è stato spiegato che tutti i partiti presenti avevano fatto richiesta per l'uso di una bancarella.

La duplica dell'Udc

Interpellato dalla redazione, il coordinatore Udc Bellinzona e Valli Simone Orlandi puntualizza alcuni aspetti: “Sabato 9 con la nostra Ape-bar motorizzata Udc e con la bancarella Lega ci siamo piazzati sul lato del Croce Federale, ai margini dunque del mercato, come indica l'autorizzazione, ma sul lato sbagliato del marciapiede. Un agente ci ha fatto gentilmente notare l'errore e perciò questo sabato ci siamo messi nel punto giusto, ossia di fronte. Peccato che il Ps, che sabato 9 si è era piazzato addirittura nella parte centrale del mercato, davanti alla Manor, ossia dove le bancarelle politiche non possono stare, questo sabato si sia piazzato... proprio dove la polizia il 9 marzo ci ha pregato di non metterci. Ritengo che le regole debbano valere per tutti”.

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