Bellinzonese

Il Rabadan oggi è un po' più donna

Il passaggio delle chiavi sul balcone di Palazzo Civico è iniziato stasera col ricordo dei 50 anni dall'introduzione del suffragio femminile in Ticino

Ti-Press/Golay
28 febbraio 2019
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Quando ti aspetti che sul balcone di Palazzo Civico compaia Re Renato Dotta incitando la folla mascherata e pronto a ricevere temporaneamente le chiavi della Capitale dalle mani del sindaco, spunta invece Regina Elisa. Sorpresa nella gremita piazza Nosetto. Perché scompaginare il protocollo? Nessuna abdicazione né stato influenzale del sire. Ma ricordare che proprio 50 anni or sono il 63% dell’elettorato maschile del Cantone Ticino si espresse favorevolmente nei confronti del suffragio femminile. Un percorso lungo decenni, al Sud delle Alpi come Oltralpe, che tutt’oggi non vede ancora appianate le disuguaglianze. Tanti applausi sono quindi saliti dalla folla che ha così sottolineato il giubileo carico di significati e sfide. Folla forse non del tutto pronta a elaborare il messaggio lanciato dalla regina. La breve cerimonia è proseguita con Re Renato pronto ad accogliere un Mario Branda che ha avuto l’obbligo morale di tirare le orecchie alla Corte per lo sforamento accusato l’anno scorso nella gestione dei castelli, con tanto di toppa messa dalle incolpevoli tasche del popolo turrito poco ferrato in contabilità. Un popolo però tutto sommato felice e che saprà indubbiamente godersi cinque giornate e sei nottate di divertimento, facilitato dal sole e dalle temperature miti che caratterizzeranno l’edizione numero 156 del Carnevale bellinzonese, nato nel 1862 proprio quando in Svizzera andavano a organizzarsi i primi movimenti femministi.

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