Bellinzonese

Presidio in piazza Governo tollerato anche dalla PolTi

Lo spiega il Municipio: decisione presa 'in accordo con la Polizia cantonale'. Ma la consigliera leghista Lelia Guscio di dimentica di citarla sul 'Mattino'

Lelia Guscio (Ti-Press)
27 gennaio 2019
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“Municipio di Bellinzona complice: in piazza Governo tre giorni d’accampamento senza permesso!”. La capogruppo Lega/Udc in Consiglio comunale Lelia Guscio titola così oggi sul ‘Mattino della domenica’ la propria presa di posizione sulla risposta che l’Esecutivo cittadino ha ora dato alla sua interpellanza presentata dopo l’occupazione abusiva di piazza Governo organizzata in novembre dal Collettivo Resistiamo. Due giorni di tendopoli (da venerdì sera a domenica pomeriggio) organizzati senza chiedere permessi all’autorità cittadina per protestare contro le condizioni di alloggio dei richiedenti l’asilo. “Il Municipio – scrive la consigliera comunale – invece di intervenire è stato volontariamente complice dei manifestanti e del loro modo di proporsi incurante delle regole”. Addossando responsabilità a sindaco, vicesindaco, Polizia comunale, suo comandante e asse Ps-Plr che regge le sorti dell’Esecutivo, nel citare vari passaggi della risposta municipale non ha tuttavia svolto l’esercizio fino in fondo.

Infatti nella risposta pubblicata sul portale della Città si apprende che “come avviene sempre in questi casi la Polizia comunale, in accordo con le autorità cantonali, ha monitorato costantemente la situazione, fermo restando che si sarebbe intervenuti in caso di messa in pericolo di cose o persone, ciò che non è avvenuto”. In accordo con le autorità cantonali, dunque. Quali? Più sotto il Municipio specifica quanto Lelia Guscio tralascia, ossia che “sempre in accordo con la Polizia cantonale si è perciò deciso di tollerare la presenza del presidio fino alle 18 di domenica; i manifestanti hanno rispettato l’ordine e si sono allontanati verso le 17”. Vi è dunque stato quantomeno un consulto fra autorità cittadine e Polizia cantonale, la quale come si può verificare sul portale informativo del Cantone figura nell’Organizzazione del Dipartimento delle istituzioni diretto dal consigliere di Stato leghista Norman Gobbi. “Gli agenti – conclude il Municipio – hanno monitorato e tenuto sotto controllo la situazione per una precisa strategia adottata dalle autorità preposte”. Precisa strategia – condivisa dalla Polizia cantonale – che mirava a “trovare nel limite del possibile una soluzione pacifica all’occupazione”.

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