Bellinzonese

Rossi, l'UDC attiva la commissione disciplinare

Le dichiarazioni del consigliere comunale bellinzonese contenute nel video sui social saranno valutate da questo gremio del suo partito

Ti-Press
12 novembre 2018
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"Non c'era nessuna birretta di troppo in questo mio teatrino, ma evidentemente solo voglia di fare satira e di ridere un po', questa volta sui bleniotti da me "accusati" (ingiustamente ovviamente) di avere la testa dura, ma che mischiando la razza (lo si dice nella Umgangsprache) con i "negri dei centri rifugiati" potrebbero diventaare flessibili". Comincia così la replica postata su facebook di Tuto Rossi, protagonista di un video perlomeno discutibile e criticato da più parti che lui stesso ha chiesto di pubblicare sui social.

"Per il resto non preoccupatevi, sono allergico al razzismo sin da piccolo. Ho abitato, conversato insegnato e convissuto con tedeschi, sudamericani, africani, ebrei, palestinesi, francesi, italiani e cinesi eccetera e in tutte queste etnie e popolazioni ho sempre trovato persone intelligenti che mi hanno insegnato tanto e che potevano insegnare qualcosa anche agli svizzeri", continua il consigliere comunale Udc di Bellinzona che conclude in questo modo: "Sono invece SI fermamente allergico e razzista contro gli idioti e l'idiozia istituzionalizzata che vedo abbonda nei giovani Ppd (Dio li perdoni)".

Un codice etico per i consiglieri comunali

Nel frattempo anche i Verdi ticinesi hanno biasimato le dichiarazioni dell'avvocato Tuto Rossi. In una nota stampa la compagine ambientalista chiede la sottoscrizione di un codice etico per i consiglieri Comunali. “L'affaire Rossi e il suo video circolato in rete nelle ultime ore, con parole offensive nei confronti degli abitanti della Valle di Blenio oltre che a chi ha un colore di pelle differente dimostra che serva un limite e un codice etico per coloro che coprono una carica pubblica–  si legge nella nota stampa – I consiglieri comunali Verdi proporranno quindi al prossimo consiglio comunale una risoluzione che chieda la sottoscrizione di un codice etico e deontologico da parte dei consiglieri comunali nell'esercizio delle loro funzioni come pure negli atteggiamenti nella vita privata. I dipendenti pubblici ad esempio devono, per regolamento, attenersi a comportamenti degni della loro funziona anche in ambito privato. Mal si comprende come i politici, eletti dalla popolazione per rappresentarli, possano sentirsi al di sopra di qualsiasi decenza e permettersi uscite grossolane come quella di Rossi delle ultime ore. Particolare attenzione dovrà essere data alle modalità di utilizzo dei social che rappresentano sicuramente una cassa di risonanza importante e al contempo pericolosa“.
I Verdi, in conclusione, “auspicano altresì quindi ampio sostegno alla soluzione proposta da parte degli altri partiti che possano così contribuire a costruire insieme questo importante documento.
Uscite come quelle di Rossi non fanno che allontanare i cittadini dalla politica e minarne la credibilità”.

 

E il PS cancella il previsto faccia a faccia sulla votazione del 25 novembre

Il Partito Socialista, dal canto suo, ha deciso di annullare il dibattito previsto domani a Bellinzona riguardo all’iniziativa contro i diritti umani dell’UDC, in votazione il 25 novembre, a causa delle ripugnanti affermazioni razziste di Tuto Rossi, il quale avrebbe dovuto parteciparvi in un faccia a faccia, confrontato alla Consigliera nazionale Marina Carobbio.  Il video con le affermazioni razziste di Tuto Rossi non è un caso isolato, ma s’iscrive in una serie d’inaccettabili fatti e prese di posizione che condanniamo fermamente: da un lato alimentano razzismo e xenofobia, mentre dall’altro li legittimano poiché a farne prova sono degli esponenti politici di destra. Il Partito Socialista non ha nessuna intenzione di organizzare un dibattito che prevede la partecipazione di una personalità che fa prova di ripugnanti affermazioni razziste, xenofobe e offensive per la popolazione del Cantone o parte di essa, come fatto da Tuto Rossi in un video che lo ritrae, diffuso attraverso internet secondo espressa volontà del diretto interessato. Il Partito Socialista ha perciò deciso di annullare il dibattito previsto domani, martedì 13 novembre, a Bellinzona, in cui Tuto Rossi avrebbe dovuto affrontare la Consigliera nazionale socialista Marina Carobbio riguardo all’iniziativa contro i diritti umani dell’UDC, sottoposta a votazione popolare il prossimo 25 novembre.

Il PS condanna le inaccettabili affermazioni razziste e le frasi che offendono gravemente i Bleniesi pronunciate da Tuto Rossi, con l’aggravante che quest’ultimo, oltre a essere un noto esponente dell’UDC che si esprime periodicamente attraverso i media e la stampa ticinesi, è anche Consigliere comunale a Bellinzona. Un video e delle affermazioni razziste che non sono un fatto isolato, ma che s’iscrivono in una serie d’inaccettabili fatti e prese di posizione che da un lato alimentano razzismo e xenofobia, e che dall’altro li legittimano perché pronunciate da esponenti politici. È stato il caso di Roberta Pantani che non ha esitato ad attaccare dei bambini, rei dal suo punto di vista di essere neri, per prendersela con il prete di Chiasso. È il caso dell’agente condannato per istigazione all’odio razziale recentemente promosso al grado di sergente maggiore, con la responsabilità del Consigliere di Stato Norman Gobbi che non ha però informato della condanna il Consiglio di Stato quando doveva decidere della promozione. Il razzismo in Svizzera esiste, contrariamente a quanto afferma Lorenzo Quadri per giustificare la sua richiesta di abolizione della Commissione federale contro il razzismo, va combattuto e condannato nel rispetto della nostra Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani. Oggi – se mai ce ne fosse stato bisogno – appare in modo ancora più evidente che i diritti umani non interessino né l’UDC né la Lega dei Ticinesi, i quali hanno metodicamente evitato anche solo di evocarli in vista della votazione del 25 novembre, ingannando la popolazione riguardo ai veri contenuti di questa iniziativa.  Il PS non esclude di dibattere con altri esponenti dell’UDC o della Lega dei Ticinesi in vista della votazione del 25 novembre, tuttavia le condizioni non sono più date affinché il dibattito previsto domani a Bellinzona possa tenersi anche nel rispetto della popolazione che intendeva parteciparvi in funzione del confronto tra l’invitato inizialmente previsto e la nostra Consigliera nazionale.

Prima di fare la morale agli altri....

Tuto Rossi non ha gradito le critiche e, in un comunicato stampa, invita il PS a “pulire per bene la propria casa prima di fare la morale agli altri”. Alludendo a certe vignette di Corrado Mordasini e al rinvio alle criminali dell'ex responsabile dell'Ufficio giovani per presunti reati attinenti la sfera sessuale, il consigliere dell'UDC di Bellinzona conclude che il PS dovrebbe trovare un'altra scusa per rinviare i dibattiti.

 

L'UDC avvia la commissione disciplinare

A seguito delle dichiarazioni contenute nel video privato che ha come protagonista il consigliere comunale di Bellinzona Tuto Rossi, pubblicato in data odierna, dopo aver interpellato il diretto interessato,il presidente dell'UDC cantonale Piero Marchesi fa sapere, tramite nota stampa, di aver deciso di attivare la commissione disciplinare prevista dagli statuti dell’UDC Ticino (art. 13). “I contenuti dello stesso saranno dunque valutati da questo gremio secondo le procedure e i modi previsti e sentendo il diretto interessato. In attesa del lavoro della commissione disciplinare non verranno rilasciate ulteriori dichiarazioni sul tema” – conclude il breve comunicato.

 

 

 

 

 

 

 
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