Bellinzonese

Gioventù socialista: 'Da Rossi parole offensive!'

Il movimento chiede che si prendano provvedimenti nei confronti del linguaggio incivile del consigliere comunale Udc di Bellinzona

Ti-Press
12 novembre 2018
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Dopo la vicenda vergognosa sui chierichetti di Chiasso e le uscite del consigliere nazionale Lorenzo Quadri sull’inutilità della commissione contro il razzismo, ecco il turno del consigliere comunale di Bellinzona Tuto Rossi. Quest’ultimo è stato ripreso in una serata di festa, in cui lo si sente chiaramente ironizzare e banalizzare su questioni di razza, eugenetica spicciola e su stereotipi rivolti ai bleniesi, tutto condito da un vocabolario offensivo e denigratorio, tra le quali l'uso della parola "negri".

Una parola che, ricordiamo, nasce come termine spregiativo ai tempi della tratta atlantica degli schiavi e che è quindi pregna di significati profondamente offensivi. Trascendendo il tema immigrazione, su cui è comunque inaccettabile che un politico si esprima in certi toni, è doveroso ricordare a Rossi che in svizzera risiedono molti regolari cittadini di etnia africana, membri funzionali della società, nostri fratelli e sorelle – tutti offesi dall’uso di un linguaggio simile.

È inammissibile che una figura pubblica si lanci fieramente in uscite tanto offensive, per poi nascondersi dietro a "satira" e "parodia", concetti ben definiti che non possono essere distorti per giustificare qualunque idiozia che esca dalla bocca del razzista di turno. La Gioventù socialista auspica che vengano al più presto presi provvedimenti nei confronti del "signor" Rossi, che evidentemente manca delle qualità basilari non solo per fare politica, ma anche per potersi definire una persona civile.

 

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