Bellinzonese

Biasca, i sussidi per le bici elettriche vanno a ruba

Stop al contributo pubblico per il 2018. È stato raggiunto il tetto massimo di spesa messo a preventivo, già potenziato rispetto all'anno scorso

Ti-Press
9 ottobre 2018
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Le biciclette elettriche piacciono sempre di più. Lo si intuisce semplicemente gettando un occhio più attento ai telari dei ciclisti che s'incontrano sulle strade ticinesi. Ma anche dal successo dei sussidi pubblici, che vanno a ruba.

Diversi comuni prevedono dei contributi per incentivare l'acquisto del mezzo. Tra questi c'è Biasca, che per il 2018 (al secondo anno di esperienza) aveva potenziato l'importo inserito a preventivo. Gli 8'000 franchi messi a disposizione si sono esauriti nel corso dei mesi ed è di oggi la notifica, via newsletter del comune, della “cessazione dell'erogazione del sussidio”, in ossequio all'ordinanza municipale che prevede lo stop quando la somma prevista viene raggiunta. “Siccome questo limite è stato raggiunto – si legge nella nota – il Municipio informa i propri cittadini che per il 2018 non saranno più concessi sussidi per l’acquisto di biciclette elettriche”.

Con la sua ordinanza di inizio 2017, Biasca ha deciso di versare un contributo comunale corrispondente “al 20% del prezzo di acquisto comprovato della bicicletta elettrica ritenuto un limite massimo di CHF 300”. Tra le condizioni richieste, anche quella che il richiedente “deve essere disponibile per eventuali raccolte dati e studi in ambito e-bike”.

 

 

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