Deceduto l'escursionista precipitato sul Lucendro

È un 72enne cittadino svizzero domiciliato nel canton Argovia l'escursionista precipitato oggi intorno alle 13 sul Passo del Lucendro. Stando alla ricostruzione fornita dalla Polizia cantonale, l'uomo stava effettuando un'escursione con una conoscente, quando è rimasto vittima di una caduta dal sentiero, precipitando per circa 200 metri. Sul posto, oltre alla Polizia cantonale, sono intervenuti i soccorritori della Rega che non hanno potuto far altro che constatarne la morte e recuperare la salma, poi trasportata ad Airolo. Per prestare sostegno psicologico è stato richiesto l'intervento del Care Team Ticino.

L’estate 2018 sarà ricordata per il numero eccezionalmente alto di infortuni – dieci con esito letale e uno col ferimento del protagonista – verificatisi sulle montagne ticinesi. L’ultimo, prima di quello di ieri, risale al 14 settembre quando un lucernese 64enne è morto cadendo in un dirupo con la propria mountain bike sui Monti di Vira Gambarogno. Il 9 settembre a perdere la vita cadendo da una parete in Val Bedretto sono stati un alpinista del Mendrisiotto e un collega comasco. Il 26 agosto in Val Cadlimo ha riportate gravi ferite un 71enne francese. Il 24 agosto la ricerca di funghi nella Valle del Trodo è costata la vita a un 59enne di Bironico. Due giorni prima, in Valle Onsernone, vittima della montagna è stata un’escursionista basilese 36enne. Altri due alpinisti del Mendrisiotto sono deceduti il 18 agosto mentre affrontavano in cordata il ghiacciaio dell’Adula. Era il 18 luglio quando lungo un sentiero in territorio di Blenio, sopra il monte Anvéuda, è caduta mortalmente una 72enne di Biasca. La scia nera era iniziata il 4 giugno quando in un dirupo sui monti di Cavergno è stata ritrovata la salma di un escursionista 51enne valmaggese di cui non si avevano più notizie da tre giorni.