Bellinzonese

Mesocco al voto: in gioco il rilancio turistico

Dopo il preavviso positivo dato all’unanimità dal Consiglio comunale, a esprimersi il 23 settembre sarà la popolazione

8 settembre 2018
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L’edificazione, su mappali di proprietà pubblica, delle previste nuove infrastrutture necessarie al rilancio turistico di San Bernardino passa anche dalla revisione parziale della pianificazione locale. Un passo irrinunciabile sul quale la popolazione di Mesocco è invitata a esprimersi nell’urna il 23 settembre. Lo spiega il Municipio di Mesocco nella documentazione che accompagna il materiale di voto. Quale priorità – scrive – è stata individuata l’esigenza di attuare gli indirizzi principali del Masterplan turistico, in particolare per stimolare gli investimenti in relazione agli impianti di risalita Cunfin creando una zona per insediamenti alberghieri al Frach (con altezze fino a 30 metri), nuove zone per le strutture alberghiere e wellness nell’area della fonte minerale Acuforta (con edifici lunghi fino a 75 metri e alti 17), lo sviluppo qualitativo del nucleo, il riordino delle zone per insediamento nel bosco San Carlo e Fornàs, lo spostamento verso il centro delle zone residenziali per indigeni di proprietà pubblica.

Il Municipio per la zona alberghiera Acuforta chiede alta qualità architettonica e d’inserimento paesaggistico, nonché un “alto apporto di valore aggiunto a favore della promozione turistica”. Abitazioni “sono ammesse solo per gli impiegati dell’albergo”. Il quale “deve disporre di almeno 400 posti letto, bagni curativi, spa e benessere nella misura minima di 1’000 metri quadrati; e dev’essere accessibile al pubblico a prezzi di mercato”. Le abitazioni preesistenti “possono essere demolite e ricostruite in forma raggruppata sugli stessi fondi sotto forma di nuove abitazioni senza limitazione d’uso”. Il ricavato di vendita “deve essere investito completamente nella struttura alberghiera”. I posteggi necessari “devono essere realizzati per almeno 3/4 in un autosilo” che potrà contenere stalli destinati agli utenti del nucleo storico.

Parola d’ordine qualità

Quanto allo stabilimento dell’acqua minerale allacciato alla fonte Acubona, “può essere utilizzato secondo l’attuale destinazione d’uso e modestamente ampliato. L’edificio storico va conservato e integrato in modo adeguato nel complesso alberghiero”. In questo ambito, ricordiamo, vi sono trattative in stato avanzato con un gruppo elvetico per la ripresa dell’attività. Anche in zona Frach, come detto, si prevedono insediamenti alberghieri di qualità con almeno 120 posti letto, ma la pianificazione decadrà se non vi sarà una licenza edilizia entro 5 anni.

Quanto invece al nucleo di San Bernardino, “le strutture urbanistiche, storico-culturali e architettoniche esistenti di valore, come pure i dintorni di pregio, vanno conservate e sviluppate nel loro insieme; oggetti e interventi deturpanti vanno eliminati”. Alberghi, ristoranti, negozi e strutture per lo svago e il divertimento “devono rimanere tali e non possono essere trasformati ad altri scopi”. A ogni modo il Comune s’impegna a ottenere un concetto di sviluppo urbanistico, paesaggistico e del traffico di alta qualità per l’intero nucleo.

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