Colpo di scena in occasione del processo che vede alla sbarra un 42enne italiano che risiedeva nel Bellinzonese
A differenza di quanto aveva sostenuto in corso d'inchiesta, ora l'imputato ammette i principali fatti descritti nell'atto d'accusa stilato dal Procuratore pubblico Zaccaria Akbas. È con questa novità che stamattina si è aperto un processo dinanzi alla Corte delle Assise criminali di Bellinzona riunite a Lugano che vede alla sbarra un 42enne che ora risiede in Germania per ripetuti atti sessuali con fanciulli commessi quando abitava nel Bellinzonese, ma anche ripetuta coazione sessuale, somministrazione a fanciulli di sostanze pericolose per la salute, lesioni semplici e violazione della sfera segreta o privata tramite apparecchi di presa d'immagini.
Difeso dall'avvocato Stefano Camponovo, l'imputato è accusato di aver palpeggiato in diverse occasioni sopra e sotto i vestiti la figlia minorenne dell'allora moglie, in alcuni casi facendola anche ubriacare. Il reato di coazione sessuale riguarda invece rapporti avuti con la consorte. Fatti che stamattina dinanzi al presidente della Corte, il giudice Marco Villa, il 42enne ha ammesso.