Bellinzonese

Roveredo-Como, la Procura lariana indaga sulla Jrt

Il rappresentante legale della Just Right Trade Sa era già stato condannato per un buco di 50 milioni di euro con la Ibs Forex di Lugano

Ti-Press
3 agosto 2018
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Il rappresentante commerciale della Jrt (Just Right Trade Sa) di Roveredo ed una donna ticinese, amministratrici della stessa società sono indagati dalla Procura di Como per esercizio abusivo dell'attività finanziaria e riciclaggio. L'uomo è Sandro Tiso, personaggio conosciuto anche in Ticino, già titolare assieme a Graziano Campagna della Ibs Forex di Lugano, finanziaria evaporata nell'agosto 2009, lasciandosi alle spalle un buco di 50 milioni di euro che alcune centinaia di italiani, fra cui anche la Provincia di Palermo, avevano affidato i loro soldi da investire sul mercato delle valute. Il buco era stato causato da alcune operazioni risultate sbagliate. Attività iniziata nel 2006. Tiso era direttore della Ibs Forex, che in piazza Grimoldi a Como, aveva una sede che faceva da collettore alla raccolta di capitali, mentre Campagna era la mente della finanziaria. Tiso, assieme ad altri imputati, tutti italiani, era stato condannato in udienza preliminare a 4 anni. Molto più pesante la condanna a Campagna che aveva scelto il rito ordinario. All'epoca dei fatti entrambi abitavano a Lugano. Tiso, avellinese, dopo la condanna si era reso latitante, restando in Ticino. Lo avevano arrestato alla dogana del Gaggiolo. Tornato in libertà l'ex direttore della finanziaria luganese, con succursale a Como, non ha perso tempo. Infatti, era entrato a far parte della Jrt di Roveredo, che poteva contare su due filiali a Como, una in via Lenticchia, l'altra in via Rodari, a due passi da piazza Grimoldi doveva aveva si trovava la Ibs Forex. Gli  uomini del Nucleo finanziario e  economico della Guardia di finanza che mercoledi della scorsa settimana, quando ancora non era iniziata l'attività,  hanno effettuato perquisizioni nelle due filiali di Como acquisendo documenti e elementi per approfondire l'indagine sospettano che Tiso sia tornato a intercettare clienti a cui far investire i propri capitali. Dal sito della Jrt si può leggere: ''La Svizzera è la patria di una radicata cultura finanziaria, al punto di basa su di essa un intero Sistema Paese. Cultura finanziaria vuol dire avere informazioni corrette su come funziona il denaro, gli affari, gli investimenti, l'economia e l'imprendoriali''. Informazioni che la Jrt, nelle due filiali di Como, si proponeva di fornire ai potenziali clienti. Non la pensa invece in questo modo la Procura lariana.

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