Bellinzonese

Buco nei conti dei castelli, audit alla Multirevisioni

Bellinzona: la società specializzata in revisioni e consulenza a enti pubblici dovrà consegnare un quadro completo sui 580mila franchi entro fine settembre

Flavia Marone, presidente Otr, con Gianluca Cantarelli, ex capoprogetto per il rilancio dei castelli e già direttore dell'Ente turistico nel periodo oggetto di analisi (Ti-Press)
9 luglio 2018
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Sarà la Multirevisioni Sa di Muralto – che fa parte del Gruppo Multi specializzato in revisione di società ed enti pubblici, consulenza a enti pubblici e perizie – a effettuare l'audit esterno sul disavanzo di 580mila franchi reso pubblico a inizio giugno nell'ambito della gestione dei castelli di Bellinzona. L'incarico, ha appreso la 'Regione', è stato formalizzato la scorsa settimana dal Municipio cittadino e mira a ottenere un quadro completo della situazione entro fine settembre. L'audit mira a comprendere più punti centrali della questione, in particolare le procedure e i meccanismi decisionali e contabili che hanno condotto allo scoperto: primo, le esatte ragioni per le quali si è formato l'importante 'buco'; secondo, come mai sia emerso solo ora e non nel corso degli anni; terzo, eventuali responsabilità dirette individuali o collettive fra i vari enti coinvolti; quarto, chi dovrà sobbarcarsi l'onere di coprire il disavanzo fra Cantone (proprietario dei manieri), Città oppure Organizzazione turistica regionale (responsabile dell'animazione).

Ciò che si sa finora

Dalle prime verifiche eseguite nei mesi scorsi, risulta che il disavanzo si è cumulato fra il 2010 e il 2017; tuttavia una voce conteggiata nel 2010 è riferita ai 10 anni precedenti, ciò che dilaziona lo scoperto su un arco di 18 anni. Un mese fa il Municipio spiegava che la somma sarebbe da ricondurre per “100mila franchi a costi straordinari per prestazioni di Otr precedenti al 2010, per 170mila franchi all’imposizione (non prevista e non richiesta sino al 2017) dell’Iva da parte dell’Amministrazione federale delle contribuzioni, per 100mila franchi a costi generati dall’apertura prolungata dei castelli tra il 2015 e il 2017, per 145mila franchi per deficit delle attività espositive e per 65mila franchi per ammortamenti non contabilizzati”. Tolta la spesa per l’Iva e gli ammortamenti, si tratta di un disavanzo di quasi 20mila franchi in media all’anno. Totale, come detto, 580mila franchi. Su cui tutti vogliono vederci chiaro. A cominciare dall'Otr Bellinzonese e Alto Ticino che – in attesa dell'esito dell'audit chiesto alla Multirevisioni – ha rinviato a data da stabilire la consueta assemblea di metà anno dedicata ai consuntivi della stagione precedente.

Problema emerso quando Cantarelli ha dimissionato

Del 'buco' pari a 580mila franchi la presidente dell'Otr Flavia Marone – la quale ha rispedito al mittente la richiesta di dimissioni fatta dalla Lega quando un mese fa ha reso pubblico il problema – era venuta a conoscenza a fine 2017, quando l’ex direttore dell’Otr Gianluca Cantarelli ha rassegnato le dimissioni dalla carica di capoprogetto per il rilancio dei castelli. A quel punto Flavia Marone ha informato Città e Cantone al fine di definire i passi successivi. La verifica esterna riguarderà dunque il periodo durante il quale Cantarelli ha diretto l'Ente turistico, a partire dal settembre 2011, e anche gli anni gestiti da Franco Ruinelli che fino al gennaio 2010, quando è andato in prepensione, l'aveva preceduto alla direzione del turismo cittadino, sempre sotto la presidenza di Marone. Fra i due, per oltre un anno, la direzione era stata affidata a Rossana Martini.

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