Bellinzonese

La colonna al Gottardo può essere fatale per le mucche

Nel Canton Uri si cerca una soluzione per evitare che gli animali soffrano sotto il sole cocente

26 giugno 2018
|

Tutti soffrono in coda sotto il sole sull’autostrada del San Gottardo, ma le mucche trasportate dalla Svizzera tedesca per estivare sugli alpeggi ticinesi rischiano di morire se fa troppo caldo. Dopo un articolo del "Blick" che denunciava il rifiuto della polizia urana di consentire l’uso della strada cantonale fino a Göschenen, le autorità di Altdorf sembrano ora disposte ad acconsentire a un’eccezione. Lo scrive oggi lo stesso quotidiano zurighese, che ha interpellato i consiglieri di Stato i cui dipartimenti sono coinvolti in una possibile decisione, Urban Camenzind (PPD) e Dimitri Moretti (PS). "Convocherò una tavola rotonda tra tutti i gruppi interessati e farò valutare la situazione", ha dichiarato al giornale Moretti, capo del dipartimento cantonale della sicurezza.

Secondo il "Blick", fino a 1'500 mucche vengono trasportate tra fine maggio e fine giugno dalle pianure svizzerotedesche verso gli alpeggi ticinesi passando per la galleria autostradale del San Gottardo. Il trasporto di diverse ore può però diventare un vero e proprio "viaggio dell’orrore" in caso di code sotto il sole: "Nel giro di dieci minuti le temperature possono salire fino a 40 gradi" nei rimorchi utilizzati, ha detto al giornale Cesare Sciarra della Protezione svizzera degli animali (PSA). Il problema è – ha denunciato il "Blick" in un articolo su due pagine pubblicato ieri e ampiamente ripreso dai giornali contadini online "Bauern Zeitung" e "Schweizer Bauer" – che la polizia cantonale urana, invocando una stretta applicazione delle normative in vigore, non consente più ai veicoli che trasportano animali di uscire dall’autostrada a Wassen sulla strada cantonale fino a Göschenen per poi imboccare di nuovo l’autostrada appena prima della galleria.

"Non si possono trasportare le vacche da latte per più di quattro ore. Se si ammalano ne soffre il latte e non possiamo più lavorare", ha detto al "Blick" un’alpigiana di Fusio, dove arrivano parecchie mucche d’oltre San Gottardo. "Nel Ticino contiamo da anni sulle vacche della Svizzera tedesca. Senza di loro niente formaggio d’alpe", ha detto al giornale il produttore Giorgio Dazio, egli pure di Fusio, proprietario di un alpeggio privato con oltre 100 vacche sotto il passo del Narèt, al confine con la val Bedretto. Sempre secondo il "Blick" in Svizzera non vige ovunque lo stesso regime per i trasporti di animali: secondo l’esperienza di Sciarra della PSA la polizia cantonale ticinese è più flessibile quando si trovano bloccati in coda autoveicoli con a bordo animali: "So di casi in cui la polizia ticinese ne ha accompagnati con la luce blu fuori dalla colonna fino alla più vicina uscita". Ufficialmente la polizia cantonale ticinese non ha voluto confermare tale prassi al giornale zurighese. Nel caso di lunghi tempi d’attesa gli autotrasportatori possono contattarla per telefono per evitare la coda ed entrare in galleria dallo svincolo di Airolo, ha detto un suo portavoce al quotidiano.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔