Schiamazzi e, dopo essere stati richiamati all'ordine, vie di fatto: quattro arresti allo Joghi e Bubu per un'aggressione ad alta gradazione alcolica
Prima gli schiamazzi e poi, quando la direttrice del camping e altre persone sono intervenute, l'aggressione: si è conclusa con un ricovero per un'apparente commozione cerebrale (nel frattempo la vittima è già stata dimessa dall'ospedale) e quattro arresti il parapiglia scoppiato ieri sera intorno alle 22 all'interno del campeggio Joghi e Bubu di Cadenazzo, situato lungo lo Stradonino.
Una famiglia soggiornante nel camping – stando a quanto appurato dalla 'Regione' è originaria del Canton Friborgo e appartiene alla comunità nomade elvetica degli Jenisch – richiamata a un miglior comportamento a seguito di schiamazzi, ha aggredito almeno sei persone. L'inchiesta dovrà stabilire l'esatta dinamica dei fatti e le varie responsabilità. Da quanto emerge, la scintilla sarebbe stata accesa dai due figli della coppia friborghese, i quali si trovavano in stato alterato a causa dell'alcol ingerito. Per calmarli è dapprima intervenuta la responsabile della struttura, cui hanno dato man forte altri ospiti. Ne è nato un parapiglia che ha richiesto l'intervento della polizia. I quattro componenti della famiglia arrestati sono i genitori di 42 e 38anni nonché i figli di 19 e 17 anni. L'inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Nicola Respini.
La comunità nomade degli Jenisch non ha finora mai causato problemi d'ordine pubblico in Ticino. Per diverse settimane (anche in questo periodo) è stazionata sul terreno del Seghezzone di Giubiasco, dove versa una cauzione al Comune a copertura delle spese di pulizia del sito e per il consumo dell'acqua potabile. Nei periodi di maggiore affluenza si registrano fino a una trentina di roulotte occupate da un’ottantina di persone. Solitamente restano per alcune settimane durante le quali si propongono alla popolazione per piccoli lavori di artigianato.