Lei ha deciso di denunciare il gruppo di africani: 'Picchiati senza motivo, chiedo sia fatta giustizia'. Lui 'è scosso e ci sta pensando'
Lei – naso rotto e trauma cranico – si è presentata ieri in Gendarmeria a Bellinzona, mentre domani (venerdì) alla centrale della Polizia cantonale di Camorino formalizzerà la propria querela all’indirizzo del Ministero pubblico. Dopodiché potrà partire l’inchiesta che chiarirà i contorni della vicenda. Lui, il suo compagno 21enne, che ha pure subìto un leggero trauma cranico, non è ancora sicuro di voler presentare denuncia. «Perché è scosso, quindi deciderà prossimamente», ci spiega la sua amica. Loro sono i due giovani che affermano di essere stati picchiati sabato sera da un gruppo di africani nei pressi della gelateria in viale Officina a Bellinzona. «Pochi minuti prima – ricostruisce la 19enne – ci trovavamo sulla scalinata dietro il cinema Forum. In attesa di un amico che sarebbe passato a prenderci in auto, io stavo guardando un video sul telefonino e il mio ragazzo stava parlando con un conoscente. È passato un gruppo di giovani di colore, credo eritrei, e uno di loro si è fermato provocando insistentemente il mio compagno. Il quale, più in là nella strada, è finalmente riuscito ad allontanarlo. Ma questi ha chiamato a raccolta gli amici, che si trovavano più in là e che in pochi secondi ci hanno raggiunti e aggrediti in gruppo. Erano una quindicina e ho tentato di difendermi con un ombrello che avevo nella borsetta. È stato scioccante e chiedo che sia fatta giustizia». La polizia ha per ora identificato otto eritrei e, come detto, attende la formalizzazione della denuncia per poter effettuare gli approfondimenti che riterrà opportuni.