Bellinzonese

Lumino, interrogativi sulle gratifiche a 5 zeri

In 8 anni dati ai dipendenti comunali contributi straordinari per 146’000 franchi. Il Ppd: ‘Quali i veri motivi?' Il Municipio risponde ma non li espone

Ti-Press
8 giugno 2018
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Fanno discutere a Lumino le gratifiche meritocratiche concesse ai dipendenti comunali. Dal 2010 (entrata in vigore del nuovo Regolamento organico dei dipendenti) al 2017 raggiungono un totale di 146mila franchi. A esigere chiarezza è il Ppd che lo scorso marzo, nell’ambito della discussione in corso sulla modifica di alcuni articoli del Rod, ha inoltrato al Municipio un’interrogazione con la richiesta di far luce sulle cifre che l’articolo 38 consente di attribuire sotto forma di gratifica straordinaria annuale che il Comune può versare a collaboratrici e collaboratori se il loro lavoro durante l’anno precedente viene da esso valutato come eccezionale. “Il lavoro è considerato eccezionale – scrive l’Esecutivo guidato dal sindaco Curzio De Gottardi nella risposta data ora al Ppd – se il dipendente produce una prestazione professionale che va chiaramente oltre alle aspettative del Municipio”. La gratifica, secondo l’articolo 38 del Rod, non può superare il 10% dello stipendio annuo.
Ma oltre che le cifre in ballo, è il carattere di ‘prestazione straordinaria’ fornita dai dipendenti a preoccupare la locale sezione popolare-democratica. Come viene dunque valutata la straordinarietà? “Le valutazioni e le proposte – risponde il Municipio – spettano in primo luogo al superiore diretto del dipendente. Ogni funzione ha i suoi mansionari (o obiettivi) e il superiore valuta e giustifica se gli obiettivi sono stati raggiunti, superati o più che superati. Infine il Municipio approva o meno le proposte considerando le proprie valutazioni e tenendo conto del contesto complessivo”.

Le cifre anno per anno

Leggendo le cifre fornite dal Municipio e le spiegazioni non date sulle singole gratifiche, il Ppd in un comunicato diffuso dalla presidente sezionale Marianna Cavalli e dal consigliere comunale Enea Monticelli esprime il timore che l’elargizione non rispetti il concetto di straordinarietà. Nella risposta all’interrogazione mancano infatti chiari riferimenti, ad esempio, a ore lavorative in più rispetto a quelle richieste, a qualità del lavoro svolto, all’assunzione di mansioni speciali ecc. Peraltro, le cifre e il numero di beneficiari risultano in costante crescita: 13’000 franchi nel 2010 per 4 dipendenti, 14’000 nel 2011 per 4 dipendenti, 16’000 nel 2012 per 4 dipendenti, 18’000 nel 2013 per 4 dipendenti, 16’000 nel 2014 per 4 dipendenti, 21’500 nel 2015 per 5 dipendenti, 22’500 nel 2016 per 5 dipendenti e 25’000 nel 2017 per 6 dipendenti. Totale 146’000 franchi. Cifre che inducono il Ppd a parlare di “prassi tutt’altro che straordinaria”. Una prassi che “desta perplessità e preoccupazioni per la gestione delle risorse del Comune”. Nell’ultimo biennio il tema “è stato maggiormente dibattuto in seno al Municipio tanto che, si legge nella sua risposta, per gli anni 2016 e ’17 le decisioni sono state prese a maggioranza”. Dicendosi convinto che il Comune offra condizioni ideali dal punto di vista salariale e del clima di lavoro, il Ppd ritiene che gli sforzi straordinari profusi dai dipendenti non vadano ripagati ricorrendo unicamente all’aspetto finanziario: “È invece necessario interrogarsi sul perché essi debbano regolarmente andare oltre il loro dovere e se del caso prendere subito tutti quei provvedimenti atti a limitare al massimo il numero delle cosiddette ‘prestazioni professionali che vanno chiaramente oltre alle aspettative del Municipio’. Questo, prima di tutto, a tutela dei dipendenti”.
Perciò, vista anche l’assenza di spiegazioni di dettaglio, la sezione popolare-democratica chiede da subito la sospensione immediata del ricorso all’articolo 38, l’approfondimento e la valutazione dei motivi che spingono i dipendenti a lavorare oltre quanto normalmente richiesto, proponendo dei correttivi. Viene pure chiesto che la Commissione della Gestione e il Consiglio comunale siano in futuro informati regolarmente circa l’applicazione dell’articolo 38. “I soldi pubblici del Comune, confrontato con sfide non indifferenti e con risorse limitate, meritano ben altro utilizzo”.

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