Bellinzonese

Vecchi rancori messi 'in piazza' a Preonzo

Molto affollata e con un acceso dibattito tra gli abitanti la serata pubblica organizzata dal Municipio di Bellinzona a un anno dall'aggregazione

20 aprile 2018
|

Durante l’incontro pubblico organizzato per fare il punto a un anno dall’aggregazione, molte richieste di informazioni su progetti e tempistiche. Per le scuole ancora nulla sul tavolo. di Samantha Ghisla Controversie pre-aggregazione, nuove esigenze e alcune richieste mirate all’indirizzo del Municipio di Bellinzona sono emerse dal folto pubblico della serata organizzata dalla Città a un anno dalla fusione. L’appuntamento di mercoledì sera nell’ex sala del Consiglio comunale di Preonzo – dove il centinaio di sedie non è bastato ad accogliere i presenti di tutte le fasce d’età – era dedicato sia a questo quartiere che a quello di Moleno, i due più a nord del Comune aggregato.

Dopo la presentazione da parte del sindaco Mario Branda e del vicesindaco Andrea Bersani di quanto fatto finora e dei lavori aggregativi ancora in corso, la discussione si è focalizzata su temi di per sé non nuovi agli abitanti di Preonzo. A partire dal progetto di riqualifica della piazza Pasquei, per il quale il Municipio sta preparando un nuovo messaggio dopo che la concessione del credito di 1,8 milioni da parte del precedente legislativo è stata recentemente bloccata da un ricorso accolto dal Consiglio di Stato. Oltre ai pareri di ricorsisti e referendisti (la domanda di referendum, seppur valida, è caduta visto il responso del CdS), mercoledì sera è emersa l’amarezza dei cittadini che, come stabilito dalla recente decisione del governo, nell’ambito del progetto saranno chiamati a versare i contributi di miglioria. C’è chi ha rimarcato che, senza quel ricorso, tale spesa si sarebbe potuta evitare. Sul progetto, il capodicastero Territorio e mobilità Simone Gianini, ha sottolineato l’urgenza degli interventi in piazza.

Gianini: avanzata l’idea di una mensa scolastica

Gianini ha anche precisato che questo investimento non ne preclude altri in paese, come invece temono ricorsisti e referendisti. Tra quelli auspicati ve ne sono per ristrutturare le scuole. Il municipale ammette la necessità di un ammodernamento, ma sottolinea che allo stato attuale l’esecutivo non dispone ancora di un progetto di fattibilità. «Mancano ancora le basi. Perciò l’investimento fa parte del piano delle opere 2018-2025 ma non sono ancora stati definiti l’importo e la tempistica», ha aggiunto Gianini, sostenendo che piuttosto dell’ampliamento dell’istituto scolastico sarebbe più urgente studiare la fattibilità di un angolo mensa per gli allievi delle scuole dell’infanzia, che attualmente si recano a Gnosca per pranzare. Una richiesta specifica riguarda inoltre la necessità di prevedere nuovi posteggi comunali a nord della zona nucleo, dopo che un progetto in tal senso era stato bocciato in sede di referendum. C’è chi ha fatto notare che molti proprietari hanno pagato l’apposita quota che deve versare chi non li realizza al proprio domicilio ma in pratica non c’è sufficiente disponibilità.

'Servono più posteggi a nord'

Per quanto riguarda invece altri posteggi previsti, il responsabile operativo delle progettazioni Fabio Gervasoni ha aggiornato sulle tempistiche: i lavori per quelli in zona chiesa dovrebbero iniziare in autunno, mentre l’esecuzione di quelli alle scuole è prevista nel 2019. Il sindaco Branda ha dato rassicurazioni sul sedime Happy cap: la struttura dovrebbe venire smantellata e il terreno dovrebbe essere bonificato entro quest’anno. Ancora nulla di fatto invece per quanto riguarda la demolizione dell’ex raffineria Petrolchimica, di proprietà privata. Branda ha sottolineato che prossimamente la questione andrà ridiscussa con il Cantone. Sulla frana del Valegion, Branda ha spiegato che Comune e Cantone effettuano i necessari rilevamenti e tutto appare sotto controllo: andrà invece ridefinito il sistema d’allarme.

Branda: vogliamo assicurare la parità di trattamento

«È il regno della gioventù, non meno importante della piazza». Il presidente del Patriziato di Preonzo Marco Genazzi ha auspicato un aiuto finanziario per la sistemazione di campo di calcio e spogliatoi – di proprietà del Patriziato – in considerazione della situazione difficile per le casse patriziali. «Vogliamo onorare il principio della parità di trattamento», ha risposto il sindaco, promettendo però di riferire la richiesta al Dicastero sport. Stesso principio che l’esecutivo vuole applicare negli aiuti finanziari da elargire a parrocchie e associazioni attive sul territorio.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔