Bellinzonese

Meno tasse per esercenti e commerci in centro a Bellinzona

A sorpresa il Consiglio comunale ha accolto la mozione Croce-Mattei che chiedeva di ridurle. Mercato del sabato fino in stazione? Il Municipio sta valutando.

Ti-Press
17 aprile 2018
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Nel 2015 è stato un errore politico alzare del 17% le tasse per l’occupazione dell’area pubblica, a carico di 153 esercenti e commerci presenti nel centro storico di Bellinzona, per far confluire annualmente nelle casse comunali 40-60’000 franchi in più nell’ambito del riequilibrio delle finanze cittadine. Lo ha stabilito stasera il Consiglio comunale accogliendo con 26 sì (Ppd, Lega/Udc e Plr), 19 no (Sinistra, Mps, Verdi e Lega/Udc) e 5 astenuti la mozione con cui Alice Croce-Mattei (Ppd) – a fronte della crescente chiusura di piccoli commerci – nel novembre 2016 chiedeva di riportare gli importi alla situazione in vigore nel 2014. Anche perché, come s’è visto, nel 2015 il Comune ha assegnato solo 2’400 dei 20’000 franchi annui a disposizione degli esercenti e commercianti attivatisi per animare il centro storico; mentre nel 2016 non vi sono state richieste.

La discussione stasera si è basata sulle prese di posizione della Commissione della Gestione (favorevole alla mozione), della Legislazione (contraria a maggioranza, ritenendo insignificante l’impatto economico per il singolo locatario ed esortando il Municipio a pubblicizzare meglio il bonus previsto) e del Municipio allineatosi alla Legislazione. La mozionante ha ribadito l’importanza di «dare oggi una risposta politica a un problema concreto».

La mozione chiedeva pure di estendere saltuariamente il mercato fino al piazzale della Stazione coinvolgendo anche la parte alta del Viale i cui commerci soffrono maggiormente. Risposta: il Municipio sta approfondendo, conscio però del fatto che occorrerebbe trovare espositori pronti a piazzarsi nelle zone meno battute del mercato e che la chiusura veicolare causa problemi alla viabilità. Anita Banfi (Plr), fra gli organizzatori del mercato, ha rilevato che potenziare l’offerta rischia di non trovare un numero sufficiente di acquirenti.

Alessandro Lucchini a nome della maggioranza della Legislazione ha avvertito sul rischio di incorrere in disparità di trattamento, perché la riduzione toccherebbe solo una parte dei commercianti: «Inoltre la cifra media ammonta a 234 franchi, assai poco per ritenerla un aiuto concreto. Semmai, la politica intervenga sul piano strategico». Il sindaco Mario Branda ha insistito sul fatto che il tema vada affrontato «globalmente e con una strategia degna di questo nome: la politica dei ‘gesti’ la capiamo, ma in questo caso preferiamo continuare con gli approfondimenti in corso, nell’ambito dei quali abbiamo però notato il persistere di atteggiamenti passivi fra gli esercenti, sovente abituati a lavorare in settimana ma non nei weekend, quando arrivano i turisti».

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