Bellinzonese

Maestro di guida ubriaco: ora rischia grosso

Oltre a multa e revoca della patente, potrebbe saltargli l’abilitazione. L’Associazione di categoria si distanzia da tale comportamento.

6 aprile 2018
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Tolleranza zero: esattamente come gli autisti professionisti e altre categorie di mestieri, anche gli insegnanti di guida non possono lavorare se hanno assunto dell’alcol. Una regola a cui un maestro conducente 60enne domiciliato nel Locarnese non si è attenuto: fatta la prova dell’alcolemia in occasione di un controllo di polizia allo svincolo autostradale di Castione, è infatti emerso che l’uomo aveva un’importante tasso alcolemico nel sangue. Lo comunica la Polizia cantonale, precisando che al momento del controllo il maestro stava facendo lezione a un allievo (risultato sobrio). Il 60enne è stato denunciato al Ministero pubblico per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale e guida in stato di ebrietà; inoltre gli è stata ritirata la licenza di condurre. Sarà il procuratore pubblico che si occuperà dell’inchiesta a stabilire sul piano penale quale sanzione spetterà al maestro conducente (probabilmente una pena pecuniaria). A livello amministrativo da una parte la Sezione della circolazione si esprimerà sulla durata del periodo di sospensione della licenza di condurre, tenendo in considerazione alcuni fattori (come precedenti specifici), dall’altra verrà valutata la sospensione dell’autorizzazione di esercitare la professione.
Come spiega da noi contattato Adam Ferrari, presidente della Sezione Ticino (Asmc Ti) dell’Associazione svizzera dei maestri conducenti, se il Cantone dovesse sospendere l’autorizzazione, ciò comporterebbe sia la sospensione delle lezioni pratiche di guida, sia l’impossibilità di esercitare le altre attività di insegnamento legate alla prevenzione e agli aspetti teorici. Alle nostre latitudini, aggiunge Ferrari, si tratta di un caso più unico che raro. Qualche multa per eccesso di velocità o per infrazioni minori in effetti è già stata data a maestri di guida, ma si tratta comunque di casi rari e non gravi come questo. Il presidente aggiunge che il maestro denunciato non risulterebbe far parte dell’associazione di categoria e sottolinea: «Non condividiamo un comportamento di questo tipo. I nostri maestri conducenti sono dei professionisti con alle spalle una formazione seria e impegnativa che non mettono in gioco per un bicchiere di vino. Hanno a che fare tutti i giorni con la sicurezza propria e delle altre persone e devono essere persone di riferimento per quanto riguarda le regole del traffico». Che influsso ha l’alcol in questa situazione? Claudio Vanzetta, maestro conducente di Biasca membro di comitato dell’Asmc Ti, spiega che sotto influsso dell’alcol i riflessi sono rallentati e la percezione visiva è anch’essa più limitata. «Anche durante lezioni con allievi prossimi all’esame che guidano bene non si può perdere la concentrazione nemmeno un minuto», sottolinea, aggiungendo che presentarsi a lezione ubriachi è sintomo di «mancanza di responsabilità e di etica professionale visto che l’allievo paga la lezione».

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