Bellinzonese

Pronzini insulta due agenti e ne svia l'azione? Lui nega

Bellinzona: interpellanza del gruppo Plr in Consiglio comunale sull'atteggiamento del deputato Mps durante la manifestazione dell'8 marzo

6 aprile 2018
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Il granconsigliere Matteo Pronzini avrebbe apostrofato due agenti della Polizia comunale di Bellinzona durante la manifestazione svoltasi in città l’8 marzo in occasione della Giornata mondiale della donna; inoltre avrebbe tentato di accollarsi la responsabilità di un atto vandalico attribuito a un ragazzino sorpreso dagli stessi poliziotti a imbrattare con dello spray la facciata della Posta. Lo sostiene il Gruppo Plr in Consiglio comunale il cui coordinatore Fabio Käppeli ha presentato un’interpellanza al Municipio. “Stupidi” e “frustrati”, scrive il Plr, sarebbero gli insulti rivolti ai poliziotti dal sindacalista ed esponente del Movimento per il socialismo (Mps). Il fatto scatenante sarebbe stato, come detto, l’agire del ragazzino, figlio di suoi amici e presente con la madre alla manifestazione. Visto quanto stava accadendo, Pronzini si è avvicinato per capire cosa stesse accadendo: secondo il Plr, invitato dagli agenti a qualificarsi e a mostrare un documento, Pronzini non solo li avrebbe apostrofati, ma avrebbe anche tentato di assumersi la responsabilità dell’accaduto per sgravare il giovane. Da noi interpellato, Pronzini conferma di essere intervenuto ma di non aver né insultato né tentato di sviare l’azione della polizia. Il padre del minorenne conferma alla redazione che il figlio ha in effetti sporcato con degli amici la facciata della Posta, ma aggiunge che non è prevista nessuna multa (al contrario di quanto sostiene il Plr) e assicura a ogni modo di voler pagare la fattura di 100 franchi annunciata dalla Posta a copertura delle spese di pulizia. Il comandante della Polcom, Ivano Beltraminelli, a sua volta conferma l’agire del ragazzino e la non necessità di intimare la multa, poiché la superficie interessata si trova su proprietà privata. Su tutto il resto rinvia alle risposte che il Municipio vorrà/potrà dare all’interpellanza Plr. Nello scritto i liberali-radicali non intendono – ma in realtà lo fanno – giudicare il rispetto del deputato nei confronti dei dipendenti pubblici. Qualora vi fosse conferma di insulti e/o tentativo di sviamento, vogliono comunque sapere quali misure il Municipio e la Polcom hanno adottato o intendono adottare.

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