Bellinzonese

Biasca, la 'nuova' stazione non convince

Municipio rivierasco scettico sullo spostamento della biglietteria e sui contenuti previsti dalle Ffs per il restyling

4 aprile 2018
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Malumori a Biasca per la nuova stazione. Del progetto se ne parla invero da anni, prima cioè dell’apertura della galleria di base del S. Gottardo, con i timori di un’emarginazione delle valli dai collegamenti veloci già espressi con la petizione ‘Fermate Alptransit a Biasca!’ (8mila firme consegnate due anni fa). Sullo sfondo della diversità di vedute tra ex regia e Comune per la rinnovata stazione v’è questa rottura. Cambiamento importante che il Municipio vorrebbe ora in un qualche modo attutire col progetto di risanamento della stazione, cogliendo l’occasione per un miglioramento dei servizi offerti sia all’utenza (di supporto alla clientela), come pure ai turisti per quanto concerne l’accoglienza e l’informazione. Al momento nessuno è disposto a esporsi pubblicamente sul tema: certo è che le prime reazioni che raccogliamo sul progetto di riattamento dello stabile della stazione portato avanti dall’ex regia non sono positive. A far discutere è in particolare la domanda di costruzione presentata di recente dal Settore Immobili Ffs per la nuova biglietteria e nuovi servizi igienici. domanda pubblicata dopo qualche settimana dal Municipio. Da ragguagli sul tema da noi ottenuti, risulta infatti che le Ffs vogliano staccare la biglietteria dall’edificio principale (dove peraltro è prevista la creazione di un chiosco con snack al posto del vecchio buffet), così da inglobarla negli spazi che ospitano ora i servizi igienici. La domanda di costruzione esposta all’albo ancora per una ventina di giorni, parla appunto di “riattazione” con cambio di destinazione per “nuova biglietteria e Wc”.

Le trattative con le Ffs per l’occupazione dello stabile principale, tuttora in corso, vedono invece coinvolte l’Organizzazione turistica regionale e, scopriamo, la Sezione cantonale della logistica per l’inserimento dell’Ufficio regionale di collocamento. Se per i primi contenuti qui citati (per cui non sarebbe invero ancora raggiunto un accordo) vi sarebbe soddisfazione del locale Municipio considerati i nuovi indirizzi che si vorrebbe dare alla stazione; non così è per i servizi di collocamento. Questi uffici comporterebbero infatti una trasformazione della stazione in stabile da reddito: un peccato, secondo il Municipio, considerato il significato che ha fin qui ricoperto la ferrovia nella storia di Biasca e pensando ai progetti legati alla mobilità che si stanno vagliando col Cantone. Va precisato qui che il progetto globale di lifting avanza su due binari distinti: da una parte le discussioni con le Ffs per lo stabile principale, dall’altra gli approfondimenti col Cantone per una riorganizzazione dei vettori di trasporto pubblico e quindi del sedime esterno con il progetto di nodo intermodale’, di cui ripubblichiamo (nella foto sopra) i piani per il riordino viario di qualche anno fa. Il Municipio di Biasca – va altresì aggiunto per comprendere meglio le ragioni dei malumori sull’esternalizzazione della biglietteria – appoggia il progetto di Centro di mobilità alpina Swissrail park promosso dal Club del S. Gottardo e sostenuto da Ffs e Cantone assieme a vari enti. Centro di mobilità che intende trasformare il sito delle vecchie officine di Biasca in un luogo espositivo dei primi storici convogli – informativo, didattico e per eventi – per un investimento complessivo che era stato stimato a oltre 18 milioni di franchi.

 

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