Bellinzonese

Camion in città, zona cimitero verso l'off limits

Il Municipio valuta l'introduzione del divieto per salvaguardare il quartiere in zona 30 dal traffico parassitario

Ti-Press
24 marzo 2018
|

Valvola di sfogo per il traffico parassitario, la strada comunale che in città costeggia il cimitero centrale fra le cantonali via Lugano e via Zorzi potrebbe presto vedere l’introduzione del divieto di transito per i camion. È l’ipotesi su cui sta lavorando il Municipio a fronte dell’aumentato carico viario registrato negli anni lungo il tratto di 400 metri costituito dalle vie Torti e Rodari. Un incremento attualmente monitorato e che rende il quartiere abitato meno sicuro nonostante l’introduzione della zona 30 km/h, la posa di fioriere e di posteggi alternati. Rendere queste due strade, e probabilmente anche altre vicine, zona off limits per i mezzi pesanti è dunque un’opzione al vaglio, che dovrà comunque tener conto dei camion diretti/partenti nel/dal medesimo comparto.


Una soluzione analoga, ricordiamo, era stata adottata alcuni anni fa lungo la cantonale fra Carasso e Galbisio: dopo una prima interpellanza interpartitica presentata nel 2011 in Consiglio comunale, l’esecutivo cittadino si era rivolto al Cantone che infine ha introdotto la limitazione. Il risultato ottenuto è tangibile, ma è attenuato dal fatto che lungo la strada si sono aperti diversi cantieri edili e che la zona artigianale di Carasso si è arricchita di più stabili produttivi. Tornando al centro città, suscita preoccupazione il fatto che sfocerà su via Ghiringhelli l’autorimessa sotterranea dei due nuovi palazzi sorti con 42 appartamenti al posto dell’ex collegio Soave, più quello amministrativo la cui edificazione è iniziata due mesi fa di fronte all’Istituto assicurazioni sociali (Ias): il timore è che l’incrocio con viale Franscini sarà oltremodo congestionato. D’altronde, la soluzione rientra in un apposito Piano di quartiere e a sua volta il Piano regolatore consente tali edificazioni.

Accesso Ias: consigli per arrivarci

Il cantiere avviato recentemente davanti allo Ias suscita intanto perplessità per l’inaccessibilità temporanea del posteggio (entrata da via Ghiringhelli) usato dagli utenti, specie quelli con difficoltà motorie che richiedono consulenza allo sportello. Uno striscione informativo posto all’inizio della stradina d’accesso – striscione che per due mesi è rimasto parzialmente coperto da un cartello segnaletico provvisorio, spostato ieri dopo i contatti presi dalla nostra redazione –, nonché talvolta un agente privato invitano gli utenti a raggiungere l’entrata dello Ias percorrendo via Ghiringhelli, viale Franscini e via Zorzi, e utilizzando posteggi pubblici nelle vicinanze. Una seccatura per chi, come detto, fatica a deambulare o deve far capo a una carrozzina. Senza contare che il posteggio pubblico in via Tatti, dietro all’Arti e mestieri, non di rado è inaccessibile poiché completo; inoltre presenta dislivelli e una certa distanza dallo Ias che rendono ancora più ardua l’impresa. Interpellata dalla ‘Regione’, la Direzione dello Ias rinnova l’invito, già pubblicato a fine gennaio, a contattare preventivamente l’istituto (091 821 91 11) per annunciare eventuali difficoltà motorie e fissare l’appuntamento desiderato. Così facendo, l’utente quando giungerà sul posto in via Zorzi potrà annunciarsi al citofono dell’entrata ubicata lungo il marciapiede, all’altezza della fermata del bus, e dotata di ascensore. Previo accordo, e se vi sarà lo spazio sufficiente, il veicolo potrà sostare nella rientranza del marciapiede, ma solo per la durata della consulenza allo sportello. Il consiglio, fino a quando non sarà ripristinato il posteggio situato vicino a via Ghiringhelli, è di far capo al trasporto pubblico.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔