Bellinzonese

Semisvincolo, le firme non bastano

I Verdi del Ticino si rammaricano per il fallimento del referendum contro il credito da 65 milioni di franchi e non abbandonano la lotta per il trasporto pubblico

Il comparto di Via Tatti a Bellinzona (Ti-Press)
21 marzo 2018
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Il referendum Cantonale contro il credito di costruzione di 65 milioni per il semisvincolo di Bellinzona non è riuscito nonostante gli sforzi dei promotori. “Un risultato deludente, dovuto in gran parte a un’organizzazione del lavoro di raccolta tardivo e per alcuni aspetti lacunoso”, si legge in una nota dei Verdi del Ticino.          
Per gli ecologisti, tra i principali promotori, c’è un certo rammarico per la mancata chiamata alle urne. “Salutiamo tuttavia positivamente il grande sforzo dei militanti del nostro movimento nella raccolta, come pure il fatto di essere riusciti a portare il dibattito pubblico su un tema centrale quale il traffico e la mobilità”, si continua.                  
“In questo senso, pur accettando l’esito del referendum, continueremo a batterci per modificare radicalmente la ripartizione delle risorse dal trasporto individuale motorizzato al trasporto pubblico e alla mobilità dolce. In un cantone come il nostro, afflitto da tremendi problemi di traffico e qualità dell’aria, risulta prioritario riorientare le priorità verso soluzioni che mirino a diminuire drasticamente il numero di veicoli in circolazione, sia per quanto riguarda i residenti che i frontalieri. Sarà quindi necessario agire sui grandi generatori di traffico e su un trasporto pubblico costruito maggiormente attorno alle reali necessità dell’utenza. In Ticino, per rendere il trasporto pubblico davvero efficiente anche verso le periferie, è fondamentale raddoppiare gli attuali contributi a favore della mobilità collettiva”.

Le firme valide si sono fermate a quota 5'826 - Lo conferma la Cancelleria dello Stato

La Cancelleria dello Stato comunica che in data odierna ha decretato la non riuscita della domanda di referendum contro il decreto legislativo concernente lo stanziamento di un credito netto di 28,94 milioni di franchi e autorizzazione alla spesa di 41,13 milioni di franchi per la realizzazione delle opere relative al semisvincolo A2 a Bellinzona, nell’ambito del Piano regionale dei trasporti del Bellinzonese (Ptb) adottato dal Gran Consiglio in data 23 gennaio 2018. Il numero di firme valide attestate ammonta a 5’826 rispetto alle 7'000 necessarie. Il decreto di non riuscita sarà pubblicato nel Foglio Ufficiale n. 24 di venerdì 23 marzo 2018.

Soddisfatta la Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese

La Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese ha preso atto “con grande soddisfazione della crescita in giudicato del credito per la realizzazione del semisvincolo di Bellinzona e relative opere accessorie, il cui progetto generale era già stato approvato dal Consiglio federale, a più riprese dal Parlamento cantonale e, il 23 settembre 2012, su referendum contro lo stanziamento del credito per la progettazione definitiva, anche dai cittadini ticinesi in votazione popolare”, si legge in una nota. 

L’auspicio della Commissione è che la “fase di pubblicazione prima e quella di attribuzione degli appalti da parte di Confederazione e Cantone poi, possano procedere con sollecitudine, così da rispettare i tempi per la realizzazione delle opere (compresa una nuova passerella ciclopedonale sul fiume Ticino e il risanamento del tratto autostradale fra Sementina e Bellinzona nord con asfalto fonoassorbente e ripari fonici), il cui inizio è previsto per il 2020 e la consegna per il 2023”.

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