Bellinzonese

Il processo 'Ombra 3' al Tpf stenta a decollare

Traffico di cocaina via Bellinzona: il co-imputato italiano non si è presentato. Il 63enne di Bodio contesta l'atto d'accusa e chiede che venga riformulato

Ti-Presss
13 marzo 2018
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Avvio claudicante per il processo ‘Ombra 3’ apertosi stamane davanti al Tribunale penale federale di Bellinzona e incentrato sul traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica alla Svizzera con destinazione Italia. Mentre ‘Ombra 1’ nel 2015 era sfociato nella condanna di un quartetto a complessivi 18 anni e mezzo di carcere, e ‘Ombra 2’ l’anno scorso è pure finito con tre condanne a persone residenti in Ticino, alla sbarra oggi si è presentato un ticinese 63enne di Bodio già condannato dal Tribunale penale cantonale nel 2010, con sentenza confermata dal Tribunale federale, a 4 anni e tre mesi di carcere per aver preso parte, con altri cinque imputati, a un traffico di 20 chili di cocaina dal Brasile.

Al suo fianco avrebbe dovuto esserci un co-imputato lombardo di 69 anni che tuttavia per la seconda volta nemmeno oggi si è presentato in aula, dopo che lo scorso 20 febbraio la sua assenza aveva indotto la Corte a riaggiornare l’avvio del dibattimento. Corte, presieduta dal giudice Tito Ponti, che ha quindi deciso di disgiungere i due procedimenti e di rinviare l’incarto del 69enne, patrocinato dall’avvocato Lorenzo Fornara, al Ministero pubblico della Confederazione rappresentato dal procuratore Alfredo Rezzonico.

Quanto al bodiese, il suo avvocato Nadir Guglielmoni ha sollevato una doppia eccezione sulla quale la Corte si pronuncerà nel primo pomeriggio: da una parte ritiene che l’atto d’accusa debba essere riformulato poiché impreciso non indicando né i giorni esatti in cui due viaggi in auto da Bellinzona all’Italia con complessivi 16 chili cocaina sarebbero stati compiuti, né i valichi di confine attraversati. Vuoti che secondo il legale gli impediscono di organizzare adeguatamente la difesa. L’altra eccezione riguarda l’assenza del co-imputato, ciò che pure impedirebbe al legale del 63enne di controinterrogarlo dopo la scena muta fatta durante l’intera inchiesta. Il dibattimento riprenderà nel pomeriggio, probabilmente con l’interrogatorio del 63enne, si è lasciato sfuggire il giudice, facendo capire che la richiesta dell’avvocato Guglielmoni ha poche chance di essere accolta. Il suo assistito, come detto, è accusato di aver trasportato a due riprese nel 2008 in Italia 16 kg di coca partendo da Bellinzona. L’ex co-imputato 20 kg più un tentativo di acquisto per altri 5.

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