Bellinzonese

Ca' Rossa di Grono, si volta pagina

Fatte sfollare le società bucalettere, il Municipio ha incaricato la Supsi di studiare un futuro pubblico dello storico edificio di proprietà comunale

11 marzo 2018
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La Scuola universitaria della Svizzera italiana ha avviato uno studio su possibili utilizzi pubblici della Ca’ Rossa di Grono, fino a sei mesi fa sede di oltre 50 società bucalettere. Fatte sfollare dal Municipio, sindaco Samuele Censi e colleghi hanno contattato la Supsi chiedendole se le interessasse lo storico edificio di proprietà comunale come tema di studio. La risposta è stata positiva e da qui al prossimo settembre studenti di architettura d’interni visiteranno lo stabile e i dintorni per sviluppare idee concretizzabili considerando alcuni fattori come ad esempio la vicinanza con Bellinzona e con le principali vie di collegamento; il tutto includendo anche interventi di ristrutturazione, laddove necessari in linea col vincolo di protezione culturale esistente. «Si volta pagina – commenta il sindaco – e non vediamo l’ora di conoscere le idee degli studenti. Un aggiornamento in tal senso è previsto in autunno». Quanto alle società bucalettere, «era importante per noi interrompere quanto era iniziato con i migliori auspici, prendendo col tempo una piega negativa».

Correva il 2013...

In effetti il 30 ottobre 2013 il Municipio comunicava quale sarebbe stato il nuovo contenuto: “Dopo essere stata la sede dell’Organizzazione regionale del Moesano, dell’Organizzazione regionale della Calanca, della Pro Grigioni italiano, dell’Ufficio di collocamento, della Scuola di musica e della Scuola dell’infanzia, ora diventerà un nuovo polo tecnico-informatico. La nuova società Kampus International Sa con sede a Grono – proseguiva il comunicato di 5 anni fa – ha preso in locazione tutto lo stabile nel quale troveranno posto diversi uffici che svilupperanno alcune attività nel campo informatico, hi - tech, reti e telecomunicazioni, software, ecc”. Come si è poi visto, di polo tecnico-informatico si è visto ben poco nel corso degli anni. E l’iniziativa da potenzialmente virtuosa si è trasformata in fortemente ambigua.

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