Bellinzonese

Cani randagi provenienti dall'estero, 'bomba a orologeria'

La Protezione animali di Bellinzona rilancia l'allarme sensibilizzando le famiglie ticinesi interessate a un'adozione: attenti alle sedicenti associazioni

Ti-Press
11 marzo 2018
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Avanza il progetto per la stipulazione di convenzioni fra la Società protezione animali di Bellinzona (Spab), riunitasi sabato in assemblea, con i Comuni ticinesi nell’ambito del soccorso agli animali, progetto sostenuto e caldeggiato dal Consiglio di Statoi. Nel 2017 si sono aggiunti altri cinque comuni (Stabio, Alto Malcantone, Bedano, Lumino e Isone). “Siamo quindi a quota 13 e altri si sono interessati alla soluzione”, ha spiegato il presidente Emanuele Besomi rivolgendosi ai numerosi presenti. “Ricordo – ha aggiunto – che anche nei Comuni che hanno deciso di non stipulare la convenzione la Spab s'impegna affinché nessun animale in difficoltà abbia a patire questa scelta”. Besomi ha infine ringraziato tutti gli enti pubblici, parapubblici, di primo intervento, privati e associazioni che collaborano regolarmente.

Alcune cifre dell’impegno 2017: gli interventi svolti su tutto il territorio cantonale sono stati oltre 1'100 e sono stati recuperati, curati, ospitati, collocati e rimessi in libertà circa 1'500 animali domestici e selvatici. Le strutture (il parco gatti di Bellinzona e il rifugio di Gorduno) hanno consentito l'adozione di 110 gatti e 38 cani. Decine di animali selvatici hanno ritrovato la libertà nei boschi o nei cieli ticinesi.

Il problema dei randagi dall'estero

Per il futuro, oltre ad alcuni progetti che riguardano il rinnovo del rifugio, Besomi ha ricordato che il fenomeno dell'importazione di animali da altre nazioni sta aprendo nuove problematiche affatto semplici da risolvere. L’esponenziale nascita di pseudo associazioni per l’aiuto ai randagi di strada sta creando grossi problemi a tutte le associazioni ticinesi. “Questi poveri animali, catturati da realtà ben diverse dalle nostre, vengono spediti verso nord affrontando viaggi di migliaia di chilometri stipati in furgoni come scatole di cartone. Giunti qui da noi vengono venduti a famiglie ticinesi che ignare del loro vissuto si ritrovano in casa una bomba a orologeria. Questi animali, abituati a combattere per un tozzo di pane ammuffito, possono avere reazioni pericolose all’interno di una casa dove si sentono prigionieri. Chiaramente, quando poi emergono problemi, sci scopre che  la sedicente associazione si è già sciolta o non è più reperibile. E le strutture ticinesi devono giocoforza prendersi a carico anche queste povere bestiole”.

Alla serata hanno partecipato anche i consiglieri di Stato Christian Vitta e Claudio Zali. Entrambi hanno sottolineato le proficue sinergie con la Spab e assicurato anche in futuro il sostegno dei rispettivi Servizi. Il saluto della città di Bellinzona è stato portato dal municipale Christian Paglia a cui è stato consegnato il riconoscimento Spab 2017 che va al Municipio per la realizzazione del Dog Park della golena del fiume Ticino inaugurato lo scorso anno.

I riconoscimenti distribuiti

Distribuiti anche alcuni riconoscimenti a Enti e persone che si sono particolarmente distinti per azioni a favore degli animali. In particolare hanno ricevuto la targa di riconoscenza: per meriti acquisiti a favore degli animali durante lo scorso anno, oltre al Municipio di Bellinzona anche Tre Valli Soccorso, la veterinaria Maria Chiara Lietti e il fotografo Franjo Martinovic. Yvonne Roggero, Sebastiano Cossi Castiglioni e Alice Speck hanno ricevuto il titolo di soci onorari. Ad Augusta Rima, figura storica della Spab, il presidente ha consegnato la targa di riconsocimento nominandola vicepresidente onorario della società.

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