Assenti in aula, ai quattro imputati rumeni il giudice Pagnamenta ha inflitto 5-6 mesi sospesi e l'espulsione effettiva dalla Svizzera per 5 anni
Erano stati arrestati lo scorso aprile a Pontirone e Malvaglia, in zona Legiüna, nonché alla stazione di Biasca dopo aver tentato di compiere un furto con scasso a Camperio, sopra Olivone. Oggi in Tribunale a Lugano la Corte delle assise correzionali presieduta dal giudice Amos Pagnamenta ha condannato il quartetto (due donne e due uomini fra i 23 e i 35 anni) a pene sospese con la condizionale e a 5 anni di espulsione effettiva dalla Svizzera. Colpevoli di ripetuto furto (aggravato per aver agito in banda) e danneggiamento, gli imputati non erano presenti in aula. Alla più 'anziana', la sola a non avere precedenti specifici, sono stati irrogati 5 mesi; agli altri invece sei mesi. Tutti, dopo l'arresto, sono rimasti in detenzione preventiva fra i 31 e i 34 giorni. Rilasciati, ora sono uccel di bosco. Nelle loro razzie cercavano ovviamente oggetti di valore, ma si sono accontentati di quanto trovavano. Da un'abitazione di Rivera hanno sottratto un pacco con materiale idraulico dal valore di 550 franchi. A Camperio il colpo è invece andato a vuoto a causa dell'allarme attivatosi. Ingenti i danni a finestre e porte d'entrata, pari a rispettivamente a 800 a 6'426 franchi.