Bellinzonese

Botti a Bellinzona, si cercano i 'vandali'

Dopo l'esplosione sentita martedì sera, si sono intensificate le indagini di Polizia: sembra chiaro che dietro ci siano uno o più autori

1 marzo 2018
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Tra i cittadini c’è chi non ne parla per non fomentare il divertimento di presunti ‘Unabomber’ nostrani e chi invece si dice preoccupato all’idea che qualcuno possa causare esplosioni di grande portata indisturbato, magari con conseguenze anche gravi. L’auspicio di tutti coloro che da ormai settimane sentono i botti notturni a Bellinzona (l’orario è sempre attorno alla mezzanotte) è che la soluzione arrivi presto.

Novità potrebbero emergere dal lavoro congiunto dei corpi di polizia Comunale e Cantonale, che – come riferito alla ‘Regione’ dalla Polizia Comunale – stanno collaborando per chiarire l’origine delle esplosioni misteriose. Il rumore di martedì sera alle 22.55, percepito particolarmente forte da chi abita in centro città (anche con le finestre chiuse e la televisione accesa), è stato sentito in varie zone del Bellinzonese, compreso il territorio di Sant’Antonino, Paudo, Monte Carasso e Sementina. Simile all’esplosione di dinamite, in alcuni casi ha anche fatto tremare i vetri delle abitazioni di alcuni abitanti in zona Stadio.

A proposito del botto di martedì, ‘Tio’ cita residenti in zona ex Stallone che hanno riferito di esplosivo collocato in una benna per la raccolta dei rifiuti da giardino. Da noi raggiunti, i dipendenti del ristorante ‘Prisma’ parlano di un botto improvviso, udito in modo violento nonostante la musica di sottofondo, che faceva pensare a un tamponamento nella vicina via Henri Guisan, tra la preoccupazione di alcuni avventori.

Le indagini proseguono. Dopo l'ultimo botto sembra però chiaro che all'origine dell'enigma ci siano uno o più “vandali” nostrani. 

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