Bellinzonese

Intercettati in un palazzo 15 'furbetti del Rabadan'

Intenzionati a entrare al Carnevale senza pagare, sono stati bloccati nell'atrio da due inquiline. Allertata la polizia, sono fuggiti da una finestra rotta

Ti-Press
24 febbraio 2018
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«Non una bravata, ma un vero e proprio atto premeditato». Così una residente di viale Stazione a Bellinzona commenta un episodio avvenuto in occasione del recente Rabadan nella serata di martedì, poco prima di mezzanotte. Il palazzo accanto alla Posta, situato all’interno della città del Carnevale, è stato infatti preso di mira da un gruppo numeroso di persone – almeno una quindicina – che hanno cercato una via alternativa di accesso senza dover passare dai controlli e dalla cassa. Facciamo riferimento a “persone” non conoscendo con esattezza l’età dei protagonisti, visto che i testimoni riferiscono di giovani e meno giovani.

Secondo la dinamica ricostruita dai residenti, gli intrusi sarebbero entrati verosimilmente attraverso l’autosilo della palestra Activ Fitness, al quale si accede da via Daro. Da lì avrebbero avuto il campo libero per raggiungere il cortile del palazzo in questione. Da qui, saliti su una tettoia, hanno rotto il vetro di una finestra che ha permesso loro di entrare nel vano delle scale. Scesi alcuni scalini e oltrepassata una porta di vetro che era aperta, si sono dunque ritrovati nell’atrio dell’abitazione. Normalmente da qui avrebbero avuto accesso diretto a viale Stazione senza problemi. Invece da alcuni anni durante il Rabadan viene chiusa a chiave una porta di legno per evitare che avventori del Carnevale entrino dell’atrio a fare danni. La chiusura della porta era stata decisa dopo che nell’atrio venivano ritrovati escrementi e in un caso erano anche state vandalizzate le bucalettere. Per il gruppo, trovatosi di fronte all’uscita chiusa, è dunque risultato impossibile andare oltre.

Il trambusto effettuato nell’introdursi nel palazzo con la rottura di una finestra ha peraltro attirato l’attenzione di una residente, che assieme a un’amica è uscita dal proprio appartamento per capire cosa stesse succedendo. Trovatesi di fronte ai ‘furbetti’ del Rabadan che inizialmente hanno cercato di giustificarsi dicendo di abitare lì, ha dunque allertato la Polizia, chiudendo inoltre una parte dei presenti tra la porta di legno e quella di vetro.

La Polizia esclude l’accesso dai binari

Da noi contattato, il comandante della Polizia comunale di Bellinzona Ivano Beltraminelli conferma l’intervento di una pattuglia della PolCom, precisando che una volta giunti sul posto gli agenti non sono riusciti ad acciuffare le persone intrufolatesi nel palazzo. La residente ha infatti dovuto aprire le porte per far entrare la polizia e in quel frangente gli intrusi si sono dati alla fuga attraverso la finestra rotta. Oltre al danno recato, il reato di cui dovrebbero rispondere gli autori se venissero identificati è di violazione di domicilio. Il comandante esclude che gli intrusi siano giunti qui dai binari ferroviari, che scorrono poco distanti. Ma è altresì vero che nell’autosilo – da nostre verifiche – non si sono registrati danni e solitamente è presente un agente di sicurezza che presidia l’entrata. Ricordiamo che lo scorso anno la morte di un giovane all’interno della galleria di Svitto aveva riportato l’attenzione su coloro che cercano di entrare gratuitamente al Rabadan da vie alternative che possono risultare pericolose se non letali.

Un’altra inquilina, che ha raccontato l’episodio a ‘laRegione’, si chiede perché gli agenti non abbiano fatto di più. Alcuni ragazzi sarebbero infatti rimasti ancora a lungo nel cortile retrostante, lasciando dietro di sé bottiglie vuote. Un paio di ragazzi sarebbero anche riusciti a entrare nella città del Carnevale scavalcando le barriere che impedivano l’accesso al cortile quando queste non erano presidiate da agenti di sicurezza.

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