Bellinzonese

Radix sul Rabadan: 'Ogni episodio di violenza è di troppo'

L'operatore Guido De Angeli spiega come l'associazione si impegna a livello di prevenzione, per la quale 'serve la collaborazione di tutti gli attori coinvolti'

15 febbraio 2018
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Durante l'ultima edizione del Carnevale Rabadan agenti di Polizia e di sicurezza sono dovuti intervenire in quattro o cinque zuffe ogni notte per sedare gli animi surriscaldati dall'alcol, affinché la violenza non sfociasse in una rissa più grave. Poiché la presenza costante di sorveglianti appare essenziale per evitare episodi gravi, sorgono domande sulla genuinità della festa. Abbiamo sottoposto il numero di episodi violenti registrati durante il Rabadan a Guido De Angeli, operatore di Radix Svizzera italiana, associazione attiva nella prevenzione delle dipendenze. «Fa piacere sapere che il fenomeno non sia peggiorato rispetto agli anni precedenti, ma dispiace constatare che non sia nemmeno diminuito. Anche un solo caso di violenza è un episodio di troppo», commenta De Angeli ricordando la morte di Damiano Tamagni, vittima di un pestaggio al Carnevale di Locarno 10 anni fa. «L’alcol non è causa della violenza ma è un importante fattore di rischio poiché influenza i comportamenti delle persone e le rende inconsapevoli delle conseguenze di determinati comportamenti».

Come evitare dunque che queste persone superino il limite? «È difficile trovare una soluzione mirata e univoca ai problemi legati alla violenza», sottolinea l’operatore di Radix, precisando che l’associazione s’impegna da anni a livello di prevenzione su più fronti. «Per limitare il più possibile la vendita di alcol ai minorenni, in collaborazione con la Polizia comunale facciamo sensibilizzazione con i gestori degli esercizi pubblici e delle tendine», sottolinea. Ciononostante, capita spesso che i minori di 18 anni trovino un escamotage per procurarsi dell’alcol, sia fuori che dentro la città del Carnevale. «Tra i giovani divertirsi fa rima con bere, bere tanto – continua De Angeli –. L’ubriachezza diventa un modo per esorcizzare la socialità, per vivere la festa in libertà ed esaltare il piacere». Radix è presente ad alcune feste (per esempio al Carnevale di Locarno e a quello di Tesserete il prossimo weekend) e promuove una prevenzione “quotidiana” che coinvolge diversi attori: dalla scuola, alla famiglia. «Cerchiamo di affrontare il tema da diverse angolature in modo pragmatico, tenendo per esempio conto del fatto che l’alcol ha un ruolo importante nel divertimento. L’obiettivo è fare in modo che non rovini la festa». 

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