Bellinzonese

Semisvincolo: l'Mps scrive ai verdi ed esce dal comitato

Il Movimento per il socialismo critico con i Verdi dopo l'inserzione per la ricerca di raccoglitori di firme per il referendum

Ti-Press
14 febbraio 2018
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Non è piaciuto al Movimento per il socialismo l’annuncio fatto dai 'Cittadini per il Territorio' con il quale si cercano 50 raccoglitori di firme a pagamento per il referendum contro la costruzione del semisvincolo di Bellinzona. “Dall’articolo emerge chiaramente che le persone all’origine di questa iniziativa sono gli iniziatori del referendum (I Verdi attraverso la presenza di due loro coordinatori cantonali) e altre forze politiche che aderiscono al comitato (il PS attraverso la presenza del suo capogruppo in GC)” scrive l'Mps in una missiva inviata al segretariato cantonale dei Verdi. “Come sapete la questione della raccolta di firme a pagamento è da tempo ormai oggetto di discussione; ancora di recente, in occasione della raccolta delle firme contro la revisione del regolamento di Bellinzona, il nostro partito – viene spiegato – ha chiaramente espresso la propria contrarietà a simili pratiche. È tuttora pendente una nostra denuncia nei confronti del settimanale Opinione Liberale che aveva ripreso voci calunniose e infondate, diffuse tra l’altro da alcuni ex-municipali PS e da alcuni esponenti della Gioventù socialista”.

Per questa ragione, l’MPS ha deciso di abbandonare il comitato: “Naturalmente _ scrivono – restiamo contrari al semisvincolo e continueremo, con le nostre forze che negli ultimi mesi sono già state sottoposte a un grande impegno sia per il già citato referendum di Bellinzona che per quello contro il pacchetto fiscale, a sostenere la campagna di raccolta di firme in modo indipendente”.

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