Bellinzonese

Valanghe, i minuti che contano

Ad Airolo-Pesciüm il primo centro in Ticino per esercitarsi nella ricerca delle vittime di slavine

Ti-Press
22 gennaio 2018
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Per un escursionista travolto da una slavina i primi quindici minuti sono decisivi. Essere estratto entro questo limite di tempo rappresenta nel 90 percento dei casi la salvezza. Dopo trenta minuti invece, la percentuale scende al 30 percento. Ciò significa che in caso di incidente per intervenire non si può attendere l’arrivo dei soccorritori, ma devono agire immediatamente i compagni di escursione non travolti dalla massa nevosa. Una vera lotta contro il tempo, che può essere più efficace se ci si è già esercitati in questo tipo di ricerca. Proprio per questo, con l’avvento della corrente stagione invernale, la stazione di Airolo-Pesciüm ha deciso di dotarsi di un campo d’esercizio Avalanche Training Center (Atc), per la ricerca di vittime da valanga. È stato quindi realizzato un impianto fisso con otto trasmettitori che simulano le vittime travolte da una slavina di 100 metri di lunghezza e 40 di larghezza. Il costo del progetto è di alcune decine di migliaia di franchi ed è stato finanziato da un donatore privato. «È importante aver esercitato questo genere di intervento in modo da non farsi prendere dal panico se dovesse davvero accadere», spiega la guida alpina Nikita Uboldi, promotore del progetto e responsabile per Valbianca Sa del centro Atc a Pesciüm. Sull’arco alpino sono una ventina i centri di questo tipo, ma in Ticino quello di Airolo è l’unico centro di addestramento per la ricerca di vittime da valanga. Il campo d’esercizio, situato a 10 minuti a piedi dalla stazione intermedia di Pesciüm, è accessibile durante la stagione invernale a tutti i fruitori della località sciistica e utilizzabile gratuitamente in modo autonomo durante gli orari di esercizio degli impianti.

Sensibilizzazione al fuoripista

Il centro d’esercizio è rivolto a tutti gli appassionati della montagna in inverno, così come a società, associazioni e scuole poiché, come sottolineato dal direttore degli impianti Valbianca Sa Renzo Pesciallo, la sicurezza in montagna non si ottiene solo con i divieti, ma soprattutto attraverso la conoscenza, la prevenzione e la sensibilizzazione. ll centro Atc offre la possibilità di apprendere nozioni e allenare l’utilizzo degli appositi strumenti Artva (Apparecchi di ricerca dei travolti in valanga), pala e sonda – di cui dovrebbe essere dotato chi pratica il fuoripista – per poter intervenire in maniera repentina ed efficace in caso di necessità. Il sistema infatti permette agli utenti di allenare le diverse fasi della ricerca vittime da valanga selezionando da 1 a 5 sepolti contemporaneamente e attivati in maniera casuale e un tempo massimo. Si dovrà quindi cercare la vittima utilizzando l’apparecchio, che indica distanza e direzione, e cercarla poi con la sonda. Di solito, spiega Uboldi, la persona si trova a una profondità di circa un metro, massimo un metro e mezzo. Come detto, l’utilizzo del centro è gratuito, mentre è a pagamento la prenotazione dell’impianto, in genere da parte di gruppi, o qualora si richiedesse la presenza di un istruttore. In questo caso, una tipica esercitazione guidata, prevede un’introduzione teorica sui concetti di neve e valanghe che precederà l’esercizio di ricerca sul campo. Durante la stagione, saranno anche offerti corsi di formazione, su prenotazione, su temi specifici come la gestione del rischio in montagna o la sensibilizzazione dei giovani al fuoripista. È possibile prenotare l’impianto Atc e la guida alpina allo: 091 873 80 40 o all’indirizzo e-mail funivie@airolo.ch.

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