Bellinzonese

Condannati i due poliziotti: hanno malmenato il ladro

Gli agenti della Cantonale sono stati ritenuti colpevoli di abuso di autorità e vie di fatto. Già annunciato il ricorso in Appello

(Ti-Press)
17 gennaio 2018
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In occasione della perquisizione, hanno portato il ladro rumeno in uno stanzino e lo hanno malmenato con alcuni pugni e calci. Non gli hanno inferto colpi tali da recargli lividi o ferite, ma hanno comunque abusato della loro posizione autoritaria in una situazione che non richiedeva le maniere forti. Lo ha stabilito il giudice Marco Kraushaar al termine di due giorni di processo che vedeva alla sbarra due agenti della Polizia cantonale che si dichiaravano invece innocenti.

La vittima – ha sottolineato il giudice – ha sempre fornito racconti coerenti e lineari su quanto successo al momento del suo fermo, il 23 gennaio 2015. Lo stesso non si può dire, ha continuato il presidente della corte, sulle dichiarazioni fornite dai testimoni, ovvero 6 colleghi degli imputati. "Nei primi verbali alcuni avevano confermato di aver visto i due imputati chiudersi nello stanzino con il ladro", ha spiegato il giudice. Elemento che in seguito è stato ritrattato dai testimoni con giustificazioni che ieri il giudice in sede di sopralluogo ha sconfessato (la porta non era bloccata e l'angolo del garage non poteva essere confuso con l'altro locale, come invece sostenuto dalla difesa). Tali dichiarazioni incoerenti e non veritiere hanno fatto ritenere al giudice più attendibile la versione del denunciante, rappresentato dall'avvocata Khouloud Ramella Matta Nassif. 

Il presidente della corte Marco Kraushaar non ha però ravvisato il reato di lesioni semplici, come ipotizzato dal procuratore generale John Noseda nell'atto d'accusa. Perciò le proposte di pena sono state leggermente ridotte: il 33enne è stato condannato al pagamento di 45 aliquote da 130 franchi (pena sospesa per 2 anni) e a una multa da 1'000 franchi. Pena pecuniaria di 35 aliquote da 140 franchi (sospesa per 3 anni) al collega 34enne, già condannato in passato per lo stesso reato. Il legale del 34enne, Brenno Canevascini, anche a nome del collega della difesa Andrea Bersani, ha già annunciato di voler impugnare la sentenza in Appello.

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