Bellinzonese

Bellinzona, gli ex sindaci a favore del regolamento comunale

Presa di posizione per difendere i salari dei municipali, come già previsti nello studio per l'aggregazione

Ti-Press
16 gennaio 2018
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I sindaci degli ex Comuni, oggi Quartieri, di Bellinzona (Camorino, Claro, Gorduno, Gnosca, Gudo,Moleno,Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, S. Antonio e Sementina) prendono posizione a sostegno del nuovo regolamento comunale della capitale. Gli 11 – tramite un comunicato stampa – ricordano che a suo tempo avevano “promosso, allestito e sostenuto lo Studio per l’aggregazione dei Comuni del Bellinzonese, sintetizzato nel rapporto finale che le cittadine e i cittadini hanno approvato implicitamente in occasione della votazione consultiva del 18 novembre 2015, quando si sono espressi a larga maggioranza a favore della costituzione della nuova Bellinzona”.

Il rapporto finale, a proposito dell’ onorario ai membri del futuro Municipio cittadino, indicava fra l’altro: “L’impegno richiesto ai municipali del nuovo Comune rende imprescindibile una parziale professionalizzazione della funzione. A titolo indicativo si individua in un grado d’occupazione del 50 per cento l’impegno richiesto, con un supplemento da definire per il sindaco e per il vicesindaco. In termini complessivi si può pertanto valutare un impegno del 400 per cento, per un onere lordo valutabile in circa 600mila franchi annui. Un’adeguata remunerazione dei membri dell’esecutivo permetterà di ampliare – evitandone una limitazione de facto alla cerchia dei liberi professionisti – la rosa dei candidati qualificati che si potranno mettere a disposizione del servizio pubblico, senza dover sopportare compromessi eccessivamente pesanti sul piano professionale”.

A distanza di poco più di due anni dalla votazione popolare “noi siamo ancora profondamente convinti della bontà delle nostre conclusioni – aggiungono i sindaci – e sosteniamo tuttora le scelte già sottoscritte implicitamente dalle cittadine e dai cittadini di Bellinzona. Confermiamo di conseguenza la necessità della professionalizzazione, seppur parziale, della carica di sindaco, vicesindaco e municipale di Bellinzona, come indicato attraverso il messaggio municipale, che ha accompagnato il Regolamento in questione, in ragione rispettivamente del 70, del 60 e del 50 per cento. Tale soluzione, tradotta in costi attraverso il contenuto dell’articolo 91 del Regolamento comunale sottoposto a referendum, implica una spesa annua così composta: 120 mila franchi per il sindaco, 95mila al suo vice e 80 mila ai municipali, per un onere annuo complessivo di 615mila franchi, il che rispecchia grosso modo l’onere previsto attraverso lo studio citato. Per concludere è importante sottolineare che la scelta del Consiglio comunale di Bellinzona, quanto ad attribuzione di onorari ai membri del Municipio, non rappresenta una stranezza o un’eccentricità che contraddistingue la nostra Città, ma si configura perfettamente nel quadro di riferimento delle Città Svizzere ripreso nel materiale di voto recapitato al domicilio di elettrici ed elettori”.

Gli 11, infine, esortano cittadine e cittadini di Bellinzona ad approvare il Regolamento comunale, “che consentirà finalmente alla Città di essere operativa, ad esempio nella messa in atto di misure nell’ambito del coinvolgimento della popolazione nei quartieri”.

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