Bellinzonese

Onorari dei municipali: "aumento prematuro ed eccessivo"

In vista della votazione del 21 gennaio sul referendum di Mps e Lega/Udc il fronte del No si scaglia contro il nuovo regolamento di Bellinzona

ti-press
16 gennaio 2018
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"Fare il municipale è un onore e anche un onere che dev'essere retribuito. In questo caso però l'aumento del salario previsto è prematuro ed eccessivo". È quanto sostiene l'avvocato Carlo Postizzi, per anni pretore del Distretto di Bellinzona, intervenuto questa mattina durante la conferenza stampa indetta da Lega e Udc, per il comitato per il No al nuovo regolamento comunale della Città di Bellinzona. In vista della votazione del 21 gennaio sul referendum di Mps e Lega/Udc i contrari agli onorari e ai rimborsi spesa voluti dal Municipio e votati dal Legislativo hanno convocato un incontro con i media per invitare i cittadini ad andare a votare. Secondo Postizzi, ci sarebbe voluta maggior parsimonia e prudenza e prima di parlare di un aumento delle retribuzioni si sarebbero dovuti attendere i primi risultati concreti "solo a quel punto ci si poteva permettere di chiedere e, se caso, ottenere. Questo non è stato fatto ed è riprovevole".

Sempre secondo l'avvocato, se si vuole parlare di municipali semi professionisti, bisognerebbe introdurre l'obbligo di presenza “invece siamo di fronte a un sistema auto referenziale, dove ognuno decide a sua discrezione come fare. Il Municipio deve essere una casa di vetro, ci vuole trasparenza, ma qui non è così". Postizzi ha poi osservato che non è politicamente corretto suddividere la totalità dei salari percepiti dagli ex 71 municipali, ripartendoli tra i 7 attuali: "È un assalto alla diligenza!".

Pochi per ora ad aver votato

"Il tema è importante, ma fino a pochi giorni fa coloro che avevano votato erano solo il 7-8 percento dei cittadini", ha evidenziato Tuto Rossi, referendista Udc, che invita i cittadini a esprimersi. 

'I paragoni non reggono'

Dal canto suo, Alessandro Ballabeni, ex municipale di Bellinzona, ha tenuto a sottolineare che i paragoni che sono stati fatti più volte in queste settimane con altre Città svizzere e ticinesi hanno poco senso; in particolare quello con Lugano: "Oltre ad avere un terzo in più degli abitanti di Bellinzona, ha un moltiplicatore di 13 punti più basso, un gettito fiscale più alto e versa oltre 20 milioni di contributo di perequazione, mentre Bellinzona ne riceve 13". Cifre che Ballabeni espone per evidenziare che “non c'è paragone tra le due Città, ma lo si pretende per i salari". 

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