Bellinzonese

Caso Maccari, il trans rischia l'accusa di occultamento di cadavere

Stando agli inquirenti non si può escludere che sia stato il transessuale l'ultima persona a vedere il manager di Giubiasco nell'appartamento di Milano

L'appartamento di Milano (foto Giorgio Tosi)
10 gennaio 2018
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La casa in cui è morto era stata affittata a un transessuale che la usava per i suoi incontri. Niente porta a escludere che sia stato lui stesso colui che ha chiuso la porta quando ha capito che il cliente era ormai morto.

Le ricerche del manager Enrico Maccari sono terminate ieri pomeriggio, quando la polizia è entrata nell'abitazione in via Fratelli Pozzi 1, nella periferia nord di Milano. A dare l'allarme era stata una ragazza cubana che in passato aveva vissuto lì e che nel pomeriggio si era fatta accompagnare da un'amica e dal fidanzato in via Pozzi, per recuperare uno zaino. Quando è entrata in casa ha scoperto il cadavere avvolto in una coperta nel piccolo bilocale. E ha chiamato la polizia.

Le cause del decesso del manager sono ancora da accertare, il corpo non aveva ferite esterne evidenti e l'ipotesi più accreditata resta quella della morte per cause naturali. Se Maccari abbia assunto droga potrà svelarlo solo l'esame tossicologico quando sarà disposta l'autopsia. Le prime analisi del medico legale hanno rivelato che la morte risale a diversi giorni fa, quanti di preciso non è ancora chiaro. Gli investigatori della Squadra mobile diretti da Lorenzo Bucossi stavano cercando Maccari dal 29 dicembre scorso, quando i figli hanno denunciato la scomparsa dopo quattro giorni di silenzio.

L'imprenditore di 55 anni era stato visto l'ultima volta dalla famiglia il giorno di Natale. Era apparso tranquillo, senza preoccupazioni, con il sorriso di sempre. Nato a Lecco ma da anni residente a Giubiasco, Maccari era direttore di un'azienda farmaceutica e di recente era passato ad un'altra società con un ruolo dirigenziale.

Il 29 dicembre la sua auto aziendale è stata trovata col gps all'angolo tra viale Monza e via Pozzi, a pochi metri dall'appartamento dove è morto. Ufficialmente non aveva interessi in quella zona della città, ma le ipotesi sulle sue frequentazioni sono ora una certezza investigativa: si cerca la persona che era con lui al momento della morte. Gli agenti sono convinti che il trans sia scappato per evitare di avere problemi con la polizia, probabilmente perché straniero e irregolare: dovrà chiarire diversi punti. Se non ha venduto droga a Maccari (escludendo quindi il reato di morte in conseguenza di altro reato) potrebbe rischiare l'accusa di occultamento di cadavere.

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