Bellinzona

Cadute sulla neve: 20 casi in 12 ore al Pronto soccorso del San Giovanni

In via Ghiringhelli
19 dicembre 2017
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Perché a una settimana dalla nevicata in città sono ancora presenti cumuli di neve ai lati della strada che costringono i pedoni a camminare sulla carreggiata? Perché alcuni marciapiedi in centro e in periferia non sono ancora stati puliti e si presentano quindi particolarmente pericolosi? Il piano d’intervento adottato dal Comune per far fronte alla pulizia delle strade nelle ore successive alla nevicata ha funzionato? Qualcuno ha commesso degli errori? Sono alcune delle domande a cui il Municipio di Bellinzona è chiamato a rispondere domani mattina, in occasione di una conferenza stampa in cui sindaco Mario Branda, vicesindaco Andrea Bersani e capodicastero Opere pubbliche e ambiente Christian Paglia forniranno ulteriori informazioni relative allo sgombero della neve.

Intanto oggi sono ancora giunte in redazione numerose segnalazioni e fotografie relative in particolare allo stato dei marciapiedi ricoperti da uno scivoloso strato di neve ghiacciata o ghiaccio. Tra le immagini più rilevanti, quella di un anziano che avanzava con passo insicuro con l’aiuto di un bastone. Da noi contattato, il responsabile del Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Rainero Spinelli, spiega che la nevicata ha influito sulle cifre dei pazienti adulti (giovani e meno giovani) trattati in ortopedia. Il picco è stato registrato martedì, all’indomani della giornata nevosa, quando in 12 ore il Pronto soccorso è stato confrontato con venti casi di cadute che hanno causato fratture o lussazioni. Tre volte tanto rispetto alla media giornaliera che viene registrata in questa stagione. Nei giorni seguenti il numero è gradualmente diminuito attestandosi a circa 3-4 casi al giorno. Poiché la pericolosità delle strade potrebbe fornire i presupposti per più di un’ipotesi di reato, abbiamo contattato il Ministero pubblico. Su nostra domanda, il portavoce Saverio Snider risponde che non risulta essere stato aperto alcun fascicolo sulla pericolosità della situazione venutasi a creare in città a seguito della presenza di neve.

Occhi puntati anche al cielo

Indipendentemente dalla pulizia delle strade, la neve può rappresentare un pericolo anche sul tetto. O meglio, quando cade dal tetto. In città alcuni tratti di marciapiede sono stati chiusi ai pedoni proprio per questo motivo. Le conseguenze di una caduta su una persona potrebbero infatti essere tragiche. Basti vedere quanto successo all’automobile del granconsigliere Ps (e consigliere comunale di Bellinzona) Henrik Bang: come pubblicato domenica su Fb, una lastra staccatasi dal tetto di casa ha colpito la vettura rompendo il vetro. Attenzione dunque a dove si mettono i piedi, ma sguardo puntato anche verso i cornicioni.

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