Bellinzonese

Ampliamento rete ferroviaria, la preoccupazione di Pro Gottardo

7 dicembre 2017
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L’Associazione Pro Gottardo Ferrovia d’Europa comunica di aver risposto alla procedura di consultazione sul programma di ampliamento della rete ferroviaria svizzera, fino all’anno 2035 (procedura di consultazione concernente la fase di ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria FA 2030/35), per la quale sono proposti investimenti che variano da 7 a 11.5 miliardi di franchi (a dipendenza degli scenari), pur rilevando che "nulla è previsto per la pianificazione, la progettazione e il completamento (nemmeno a tappe) della nuova linea ferroviaria alpina attraverso il Gottardo".

Il Comitato dell’Associazione Pro Gottardo esprime "grande preoccupazione per questa situazione" e auspica "una modifica della visione che sta alla base delle proposte poste in consultazione".

Questi, riportati testualmente dal comunicato stampa, gli auspici:

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a)      A livello strategico
Si chiede di recuperare lo spirito della la strategia accettata dal popolo nella votazione del 1992, che si riassume nelle semplici parole: completare AlpTransit ferrovia svizzera e d’Europa quale priorità assoluta e urgente del nostro Paese, con il mantenimento e il pieno riconoscimento della dimensione transfrontaliera e metropolitana dell’asse ferroviario del San Gottardo.

b)      A livello operativo
Si propone di includere da subito nella FA 2030/2035 la pianificazione e la progettazione delle tratte mancanti, facendo capo al prezioso know-how accumulato in Alp Transit SA e alle eccedenze che in essa si trovano.
E, in tempi ragionevoli, con orizzonte 2035, si chiede di realizzare le prime tappe delle tratte mancanti, finanziandole grazie alle disponibilità della FA 2030/2035, a risorse complementari e, se necessario e auspicato, a fondi di terzi.

c)      A livello ticinese e transfrontaliero
Si chiede di includere nella FA 2035 la pianificazione e la progettazione delle parti mancanti in Ticino di AlpTransit, inteso come vera e propria area transfrontaliera e non come semplice “regione”. In tempi ragionevoli, corrispondenti al più tardi all’orizzonte FA 2035, si domanda di realizzare le tratte mancanti, se necessario a tappe.

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