Bellinzona

Sedicente esperto del settore ricorre contro l'Ordinanza sulla canapa light di Bellinzona

(Ti-Press/Gabriele Putzu)
9 ottobre 2017
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Entro il termine di oggi un solo ricorso è stato interposto al Consiglio di Stato contro l’Ordinanza municipale posta in pubblicazione per un mese e concernente la vendita al dettaglio di prodotti a base di canapa nella Bellinzona aggregata. A opporsi è un 34enne (figlio di un consigliere comunale leghista) noto alle cronache sia a seguito di vari arresti e di una condanna per spaccio di droga (3,9 kg di marijuana e 10 grammi di cocaina), sia per aver pubblicato nel 2011 su Facebook i verbali d’interrogatorio nei quali figuravano i nomi degli acquirenti che lo avevano indicato come loro fornitore. Insieme ad altri giovani, ha anche giocato un ruolo propositivo e costruttivo nell’individuare una soluzione praticabile per realizzare il previsto skate park comunale dietro la palestra della Federale. Quanto alla cannabis, la sua stima per il prodotto è elevatissima, tanto da proporsi sul web come uno dei massimi esperti in materia. Sul sito ‘SezioneAntimafiaIndipendenteTicinese’ si dichiara “giurista ed esperto in diritto svizzero e farmacologia”. Forte del suo diploma di venditore, dallo scorso marzo, dopo essersi rivolto alle autorità federali, si presenta come “distributore di prodotti sostitutivi del tabacco a base di cannabis con tenore di Thc inferiore allo 0,1%”. In un’altra sezione ha pubblicato il ricorso inoltrato al governo. Ritenendo che “la libertà di commercio non può essere ostacolata da un’ordinanza comunale”, evidenzia come attività e sostanze “molto più pericolose” della canapa light (cita stand di tiro, alcolici, metadone, farmaci, tartufi e sostanze psicoattive) siano rispettivamente svolte e vendute in zone ritenute sensibili dalla nuova Ordinanza. Da qui la richiesta affinché sia ritenuta “illecita”. A ciò aggiunge un altro elemento di riflessione: “La decisione dei cantoni Lucerna e Zurigo di annullare la multa disciplinare per consumo, possesso e messa a disposizione gratuita di quantità sino a 10 grammi di canapa strong, dopo le mie segnalazioni e quelle di altri, permette di fare lo stesso con la canapa light, che oltretutto è legale”. E peraltro legalmente coltivata in varie località ticinesi. Non contenendo il ricorso la richiesta di effetto sospensivo, l’Ordinanza entra in vigore in attesa della decisione governativa. Da questa settimana la vendita di canapa light è dunque vietata vicino a scuole, a luoghi pubblici di ritrovo, svago e culto e per attività culturali e sportive, alle sedi di enti e società con attività destinate anche ai minorenni, ai negozi rivolti particolarmente ai minorenni e alle fermate dei mezzi pubblici. Come pure nell’intero territorio dei quartieri di Claro, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Pianezzo, Preonzo e Sant’Antonio.

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