Bregaglia

Bondo: la Catena della solidarietà ha raccolto 5 milioni

3 ottobre 2017
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Ammontano a 5 milioni di franchi le donazioni versate finora sul conto della Catena della Solidarietà in favore di Bondo, località bregagliotta colpita dalla frana scesa dal Pizzo Cengalo il 23 agosto e nei giorni successivi. Nel frattempo, 55 famiglie che hanno subìto le conseguenze dalle colate di fango hanno già ricevuto 164’000 franchi quali aiuti immediati, comunica in una nota odierna la Catena della Solidarietà. La fase degli aiuti immediati ha permesso di distribuire a tutte le economie domestiche interessate un contributo forfettario compreso tra 2’000 e 10’000 franchi. Da metà settembre, su incarico della Catena della Solidarietà, Caritas Svizzera sta valutando le necessità di "aiuti intermedi". Non è ancora possibile calcolare l’ammontare complessivo dei danni, sottolinea la nota odierna.

Al via fase degli aiuti intermedi

Le famiglie e le Pmi possono presentare ora una richiesta per un aiuto intermedio. Destinati in primo luogo alle famiglie che non sono in grado di sopportare spese supplementari per affitti, alloggi provvisori, trasporti ed eventuali acquisti, questi sostegni finanziari possono durare fino ad un periodo massimo di due anni. Hanno diritto a tali contributi anche alberghi, ristoranti, negozi e altre aziende piccole e medie che, rispetto agli scorsi anni, nei mesi di settembre e ottobre hanno subito un importante mancato introito.

Il calcolo tiene ovviamente conto delle coperture assicurative, precisa la nota, e aggiunge che "i contributi sono volti a garantire il versamento del salario agli impiegati". I moduli di richiesta sono disponibili in italiano e tedesco sul sito web del Comune di Bregaglia.

Costi residui e eccedenze

La maggior parte dei cinque milioni di franchi donati confluirà nei prossimi anni nei costi residui non coperti per il ripristino delle case e degli stabilimenti aziendali, si legge nella nota. I costi residui del Comune, che dovrà far fronte anche a considerevoli spese per migliorare le costruzioni di protezione, saranno i più ingenti nonostante il sostegno atteso dal Cantone, dalla Confederazione e da altre organizzazioni non profit. Eventuali donazioni eccedenti confluiranno nel fondo "Intemperie in Svizzera" che permette di aiutare privati, PMI e comuni colpiti da catastrofi per le quali la Catena della Solidarietà non lancia una raccolta fondi specifica.

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